sono arrivati oggi in Italia i due inviati di Report dopo essere stati fermati e detenuti per due giorni nella Repubblica del Congo, dove si erano recati per svolgere un’inchiesta su una presunta tangente di Eni per lo sfruttamento di un giacimento petrolifero in Nigeria. Della vicenda, che sarebbe stata tenuta segreta nei giorni scorsi per non ostacolare l’attivita’ della diplomazia italiana, si legge sul sito della trasmissione della ‘Rai‘. Luca Chianca e Paolo Palermo, questi i nomi dei cronisti di Report, erano stati fermati dai servizi di sicurezza dopo aver intervistato l’imprenditore Fabio Ottonello. Tramite, sostiene Report, per «la messa a disposizione di un aereo privato per il trasporto di parte della tangente in Svizzera». Secondo questa versione, i cronisti sarebbero stati fermati con il “pretesto” di non avere un visto giornalistico. Prosegue la ricostruzione di Report: «I due giornalisti sono stati trasportati nel palazzo della Direction de la surveillance du territoire, dove sono stati segregati per tre giorni e due notti, seduti su una sedia di plastica, in una stanza di due metri quadrati invasa da insetti». Sequestrati computer e file delle interviste. Per la liberazione sarebbe stata determinante l’attività diplomatica dell’ambasciatore Andrea Mazzella, supportata dal ministero dell’Interno italiano.
(Fonte Dire)
Leggi anche: Striscia La Notizia, Gabriel Garko schiaccia un piede con l’auto a Valerio Staffelli