“E’ facile che un’Europa disattenta all’essenziale possa lasciare spazio a schegge impazzite come questo terrorista”. Lo ha detto il presidente della Pontificia Accademia per la Vita, mons. Vincenzo Paglia, ospite del programma ‘Avanti il prossimo’ su Tv2000 commentando il recente attentato di Londra. “Quando lo spirito di un continente – ha aggiunto mons. Paglia – è a pezzi, sgretolato e non c’è una comunanza di ideali e sogni è chiaro che le schegge impazzite trovano più facilmente un varco. Non è un caso che le grandi città europee con le loro periferie disumane fanno da terreno di nascita a queste cellule. C’è bisogno di una nuova solidarietà, vicinanza, compattezza. Ecco lo stridore di un’Europa che si frantuma, fa fatica ad unirsi e ha paura di cose di cui non dovrebbe aver paura. Serve più attenzione alle periferie urbane”. “Non è l’Islam che è terrorista – ha concluso mons. Paglia – ma è il terrorismo che si sta islamizzando. Questo vuol dire che c’è una debolezza, culturale e morale che è certamente un terreno favorevole a estremismi e gente impazzita e terribile come quella che ha compiuto l’attentato di Londra oggi”.
IL RUOLO DELLA POLIZIA
“Ormai il terrorismo è diffuso e la polizia è importantissima per tutte le informazioni ma non riuscirà mai a domarlo se non c’è un’atmosfera di minor tensione, se non c’è pace e intesa sui grandi conflitti”. Lo ha detto l’ ex presidente della Commissione europea, Romano Prodi, intervenuto ieri sera in diretta durante il programma ‘Avanti il prossimo’ su Tv2000 commentando il recente attentato di Londra.
“Una cooperazione tra le polizie e i servizi – ha aggiunto Prodi – è importantissima ma ormai il terrorismo si è diffuso e interviene con strumenti sui quali la polizia ha ben poco da dire perché colpisce con persone al di fuori di ogni sospetto. Purtroppo il terrorismo ha avuto successo, sta seminando veramente il terrore e non a caso sono state prese misure severe per i viaggi aerei, per la sicurezza negli aeroporti e in tutti i luoghi di aggregazione della popolazione”.
“Non vorrei – ha concluso Prodi – che illudessimo la gente che con più polizia si evitano queste cose”.
TERRORISMO E FRAGILITÀ
“Il terrorismo rende evidente che la fragilità europea deve portare non a sbrindellarla ma a rafforzarla perché tutta la rete terrorista attraversa le frontiere mentre le nostre polizie e le intelligence sono largamente ancora condizionate dai confini nazionali”. Lo ha detto l’ex premier e giurista, Giuliano Amato, ospite del programma ‘Avanti il prossimo’ su Tv2000 commentando il recente attentato di Londra.
“Questo attentato – ha aggiunto Amato – semina una paura che va al di là di quei timori che hanno determinato la fragilità europea in questo periodo come la paura dell’immigrazione e di un mondo che mi perdere il lavoro”.
“Da questo attentato – ha concluso Amato – ne traggo la conseguenza che più Europa della sicurezza mi rende più sicuro”.
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