Ritrovate le misteriose “reliquie” di Leonardo Da Vinci (1452-1519), finora rimaste sconosciute.
Ora potrebbero permettere di risalire al Dna del genio del Rinascimento.
Una reliquia sarebbe in rapporto con la sua tomba nel castello reale di Amboise in Francia;
un’altra sarebbe una traccia organica di natura biologica collegata con l’artista-scienziato.
Leonardo Da Vinci e la scoperta eccezionale
La straordinaria scoperta si deve a due studiosi che vivono nel borgo di Vinci (Firenze):
Alessandro Vezzosi, leonardista di fama mondiale e direttore del Museo Ideale Leonardo Da Vinci, e Agnese Sabato, storica e presidente dell’Associazione Internazionale Leonardo Da Vinci.
Saranno proprio Sabato e Vezzosi giovedì 20 aprile, alle ore 21.15, nell’ambito delle Celebrazioni Leonardiane 2017 promosse dal Comune di Vinci, nel teatro del paese natale dell’autore della Gioconda a illustrare le recenti scoperte nel corso dell’evento “Anteprima di ‘Leonardo Da Vinci Heritage’ per il Dna di Leonardo”.
“Finalmente sarà possibile effettuare esami scientifici per risalire al Dna del genio.
Grazie a tre elementi fondamentali che non erano mai stati identificati prima.
I discendenti viventi in linea diretta maschile, le sepolture individuali di due secoli fa di discendenti di Leonardo Da Vinci e le storiche ‘reliquie di Leonardo‘ finora sconosciute”, precisa Vezzosi.
“La ricerca del Dna di Leonardo sembrava solo un’ipotesi o un miraggio, una fantasia per scoop mediatici – continua Vezzosi -.
Oggi finalmente è una concreta possibilità grazie ai risultati delle nostre ricerche che consentono di estrarre il Dna da resti umani collegati con Leonardo e metterlo a confronto con i suoi discendenti consanguinei ancora viventi”.
La presentazione del ritrovamento
La presentazione di giovedì prossimo avrà luogo con una serie di nuovi documenti da archivi non solo italiani.
Questi inquadrano, confermano e approfondiscono con aspetti inediti l’albero genealogico di Leonardo e della sua famiglia.
Nessuna anticipazione è stata fornita da Vezzosi circa la “misteriosa” provenienza delle “reliquie” di Leonardo, che comunque sarebbero in mano a collezionisti privati.
Un anno fa, il 14 aprile 2016, Vezzosi e Sabato hanno comunicato in anteprima la scoperta dei discendenti viventi.
Oltre all’aggiunta di più di 150 discendenti nell’albero genealogico dei Da Vinci, continuando poi a correggerlo e ad aggiornarlo.
Infatti, negli ultimi dodici mesi, hanno proseguito le ricerche in archivi e in luoghi di diverse città, non solo in Italia.
In base a centinaia di documenti inediti Sabato e Vezzosi annunceranno nuove conoscenze per le vicende biografiche dei Da Vinci.
I due studiosi hanno escluso alcuni dubbi circa un’eventuale interruzione nella discendenza di Leonardo Da Vinci.
Sabato e Vezzosi hanno verificato l’esattezza della “linea diretta maschile che mantiene il cromosoma Y.
Il quale conserva una notevole stabilità e resta sufficientemente invariato, subendo solo piccole mutazioni, anche attraverso quindici generazioni”.
“Solo gli esami scientifici condotti da un team di grandi esperti potranno accertare” se le due “reliquie” collegate a Leonardo, ha sottolineato Vezzosi, siano “ancora in grado di fornire risultati utili per il Dna e compatibili con i dati relativi ai suoi consanguinei”.
“In ogni caso si tratta di reliquie di straordinario interesse e valore storico“.
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