Indonesia, oltre 800 i morti e dopo lo tsunami rischio epidemie

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Mancano ruspe e mezzi per la rimozione delle macerie mentre si rafforza il rischio di epidemie: a sottolinearlo oggi Sutopo Purwo Nugroho, portavoce della National Disaster Mitigation Agency, l’ente che coordina gli interventi di soccorso dopo il sisma e lo tsunami che venerdì hanno colpito l’Indonesia.
Secondo bilanci diffusi questa mattina, nell’area della città di Palu, sulla costa occidentale dell’isola di Sulawesi, le vittime accertate sono già 844. Le autorità locali hanno comunicato che, per scongiurare epidemie, hanno cominciato a seppellire i corpi in fosse comuni.
Venerdì la scossa più potente ha avuto una magnitudo di 7,5 gradi della scala Richter. Fonti concordanti hanno riferito di decine di persone ancora intrappolate tra le macerie degli edifici crollati.