La terra torna a tremare: scossa di magnitudo 4.6. Paura tra le persone

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Terremoto, nuove scosse nel centro Italia

Tanta paura ma per fortuna non si registrano danni a cose o persone se non di lieve entità. Una scossa di terremoto di magnitudo 4.6 tre minuti dopo la mezzanotte è stata localizzata 11 km ad est di Ravenna, ed è stata avvertita anche a Bologna, nelle Marche e nel Veneto. Secondo le rilevazioni dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) la magnitudo è stata 4.6, con ipocentro a 25 km di profondità. Mezz’ora dopo una replica di minore intensità: 3.0, con epicentro stavolta a 9 km da Cervia. Molte persone, sono scese in strade. Subito operativi vigili del fuoco e Protezione civile.

“A seguito della forte scossa di terremoto che ha coinvolto il nostro territorio – si legge sul sito del Comune di Ravenna – è in corso alla Centrale della Polizia Municipale il Coc, Centro operativo comunale, la struttura di cui si avvale il sindaco in qualità di autorità comunale di protezione civile per la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza, con lo scopo di attivare le prime attività di protezione civile e fronteggiare l’emergenza. Il Comune è in contatto con gli enti preposti alla protezione civile (Vigili del fuoco, Prefettura e Regione). Al momento si segnalano danni di lieve entità e non sono pervenute richieste di soccorso. Sono in corso verifiche strutturali sulle situazioni segnalate. Stante l’entità dell’evento sismico, che risulta il maggiore in termine di intensità registrato negli ultimi trent’anni, in maniera precauzionale oggi, martedì 15 gennaio, verranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado, dai nidi all’università”.

L’area è in una zona considerata ad alta pericolosità sismica, spiega l’Ingv. La sismicità storica dell’area non riporta eventi significativi dove si è verificata la scossa, ma nelle aree circostanti si sono avuti terremoti superiori a magnitudo 5. Se si osserva, invece, la storia sismica della città di Ravenna, vale a dire tutti i risentimenti ricavabili dalle fonti documentarie, si nota che sono riportati diversi terremoti che hanno prodotto intensità macrosismiche al sito pari o superiori al 6° grado MCS, quindi al di sopra della soglia che produce danno agli edifici. La massima intensità storica, pari al 7-8 grado, si è avuta in occasione del terremoto del 22 giugno 1620.