Un aereo della Ethiopian Airlines partito da Addis Abeba e diretto a Nairobi, in Kenya è precipitato in un luogo ancora imprecisato. La compagnia aerea etiope riferisce che a bordo si trovavano 149 passeggeri e 8 membri dell’equipaggio di 33 diverse nazionalità. Lo fa sapere in un comunicato la compagnia di bandiera Ethiopian Airlines. Il premier Abiy Ahmed ha confermato la notizia e ha espresso «a nome del governo e del popolo etiope le più sentite condoglianze alle famiglie di coloro che hanno perso i loro cari». Squadre di soccorso sono state inviate alla ricerca del Boeing 737, del quale si sono persi i contatti 6 minuti dopo il decollo. L’area stimata dello schianto dovrebbe trovarsi a una cinquantina di chilometri a sud della capitale etiope. Le ricerche si concentrano vicino alla località di Bishoftu. «Membri dello staff di Ethiopian Airlines, si legge ancora nel comunicato, saranno inviati sul luogo dell’incidente e faranno il possibile per aiutare gli addetti all’emergenza». Ethiopian Airlines gode di una buona reputazione in termini di sicurezza, una delle migliori in Africa, sebbene nel 2010, come ricorda la Bbc, un suo aereo precipitò nel Mar Mediterraneo dopo il decollo da Beirut, in Libano. Nell’incidente morirono 90 persone. Al momento, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, non si conoscono le circostanze e le cause dell’incidente. La compagnia aerea informa che a breve sarà disponibile una linea telefonica dedicata per parenti e amici che necessitino informazioni sui passeggeri a bordo dell’aereo.
Ci sono anche 8 passeggeri italiani a bordo del Boeing 737 della Ethiopian Airlines precipitato questa mattina mentre era appena decollato da Addis Abeba per Nairobi. I loro nomi sono inclusi nella lista dei passeggeri confermata sia dal governo dell’Etiopia che da quello kenyano.
Tra le vittime italiane il primo nome è quello dell‘assessore regionale ai Beni Culturali della Regione Sicilia, Sebastiano Tusa. Archeologo di fama internazionale, “sovrintendente del Mare” della Regione, Tusa era diretto in Kenya per un progetto dell’Unesco, dove era già stato nel Natale scorso insieme con la moglie, Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Museo d’Arte contemporanea di Palazzo Riso a Palermo.
“In queste ore notizie terribili arrivano in riferimento alla tragedia aerea del Boeing 737 della Ethiopian Airlines – dichiara il direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Paolo Giulierini – L’ assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana della Regione Sicilia, Sebastiano Tusa, già Sovrintendente del Mare della Regione Siciliana, secondo le informazioni pervenute, era a bordo del volo, diretto in Kenya per un progetto dell’Unesco. Archeologo italiano di fama internazionale è stato protagonista di celebri campagne di scavi in Italia e in tutto il mondo. Con lui il Parco Archeologico dei Campi Flegrei aveva avviato una serie di iniziative e firmato un protocollo per la tutela e la promozione dell’archeologia subacquea, grazia alla sua lungimirante visione. Con la sua scomparsa tutto il mondo della cultura perde in modo brutale un intellettuale di prestigio assoluto, che lascia un vuoto incolmabile”
Tutto lo staff del Parco Archeologico dei Campi Flegrei si unisce al messaggio di cordoglio