Come spesso accade nel corso della storia alcuni eventi sono destinati a ripetersi nel tempo e a distanza di svariati decenni. Questo è sicuramente il caso anche delle migrazioni che, nel ‘900, sono state uno dei fenomeni portanti della nostra popolazione: pare infatti che in questi anni la cosa si stia ripetendo ancora una volta e non in modo blando, perché si parla di dati attuali che ci riportano indietro agli anni ’50. Secondo recenti studi, infatti, nel 2018 il totale degli italiani emigrati all’estero per cercare lavoro è tornato ai livelli del secondo dopoguerra.
Italiani all’estero: non emigrano solo i giovani
Partiamo da un dato a dir poco significativo: nel 2018 il numero di italiani emigrati in terra straniera ha toccato (e superato) quota 285mila unità. Pur non trattandosi di un record in senso assoluto, lo scorso anno ha avvicinato i valori propri degli anni cinquanta, quando gli expat del nostro paese arrivarono a essere, in totale, 295mila. Si parla di numeri che pongono la Penisola all’ottavo posto nella classifica dei paesi con il maggior numero di migranti, stando ai dati OCSE. Eppure bisogna sfatare un falso mito, secondo il quale dall’Italia emigrano solo giovani e giovanissimi: sebbene il fenomeno della fuga dei cervelli e dello “youth drain” sia tutt’oggi molto forte, la fascia degli under-25 non è l’unica a lasciare il Belpaese. Il report Italiani nel Mondo indica infatti un incremento delle partenze della fascia dai 50 anni in su: in questo caso si parla soprattutto di ex lavoratori disoccupati e in cerca di lavoro, ma anche di cittadini che intendono sfruttare la pensione per via del minor peso fiscale all’estero.
Come prepararsi al trasferimento all’estero
Qualsiasi sia il motivo che spinge una persona, giovane o più matura, a prendere una decisione così importante e impegnativa per il proprio futuro si tratta in ogni caso di un passo che deve essere organizzato per tempo, ponendo attenzione a una serie di non trascurabili dettagli. È necessario infatti ricordare di aggiornare i propri documenti con un anticipo di almeno un anno, così da evitare di farlo all’ultimo secondo utile. Inoltre, potrebbe essere d’aiuto cercare con un certo anticipo una casa in affitto e ovviamente, qualora non ne abbiate già uno pronto ad attendervi, un posto di lavoro prendendo contatti già dall’Italia. Attenzione anche al trasloco e ai vari impegni ad esso correlati, che includono pure gli animali: se si intende portare con sé il proprio amico a quattro zampe, bisogna sapere infatti che non è un sogno irrealizzabile. Basta solo informarsi in tempo e contattare le agenzie che, come Blisspets, si occupano del trasporto animali all’estero. Poi bisogna pensare ad altri dettagli non trascurabili, come l’apertura di un conto corrente all’estero e l’ottenimento delle relative carte di credito che si consiglia di programmare a non meno di un mese dalla partenza, riuscendo quindi a trovarsi preparati a tutto non appena messo piede nel nuovo paese. Da non sottovalutare nemmeno la ricerca del quartiere più adatto per le proprie esigenze e per quelle dei familiari: uno step importante per valutare, ad esempio, le scuole e i servizi nelle vicinanze.
Dall’Italia partono in tanti, giovani e meno giovani: la prospettiva di trovare lavoro attrae in molti, ma serve comunque organizzarsi con attenzione.