Cinema, addio al regista Francesco Rosi

È morto a Roma a 92 anni un grande maestro, un uomo colto e di grande impegno civile

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Francesco Rosi addio

«Con Rosi perdiamo un maestro, un uomo colto, lucido e di grande impegno civile. Il suo cinema ha rappresentato uno dei momenti alti della cultura italiana, conosciuta e amata in tutto il mondo». Così in una nota congiunta, Ignazio Marino, sindaco di Roma Capitale e Giovanna Marinelli, assessore alla Cultura salutano Francesco Rosi,

DOLORE – «La sua scomparsa ci colpisce e addolora – si legge ancora nella nota pubblicata dalla Dire -. Roma, sua città insieme all’amata Napoli, lo piange e gli rende omaggio ospitando la camera ardente e i funerali nella Casa del Cinema, uno dei luoghi di cultura che aveva sempre amato e che la sua famiglia ha scelto. Ci mancherà il suo sguardo lucido, quel suo modo schietto di raccontare la realtà, le sue idee fulminanti, il suo sorriso come la sua indignazione davanti alle ingiustizie. Roma perde un suo cittadino, un grande intellettuale, un amico».

BIOGRAFIA – Napoletano di nascita, Francesco Rosi è morto oggi a Roma – dove si era trasferito da molto tempo – all’età di 92 anni. Regista e sceneggiatore, si era sposato con Giancarla Mandelli, sorella della stilista Krizia.

Inizia fin da piccolo con servizi fotografici e piccoli ruoli la sua ascesa nel mondo del cinema, fino a lavorare con Luchino Visconti (La terra trema e Senso), con Aida Valli e come sceneggiatore con Anna Magnani (Bellissima).

Poi “I vinti” di  Michelangelo Antonioni e Proibito di Mario Monicelli, sarà co-regista con Vittorio Gassman del film Kean “Genio e sregolatezza”. Verso gli anni ’60 lavora con Alberto Sordi. I magliari. Ma è stata anche regista teatrale, mettendo in scena tante commedie di Eduardo De Filippo.

 

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