Al via la “strage dei dirigenti”

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Gubitosi avrebbe chiesto di stilare l’elenco dei dirigenti e giornalisti dai 57 anni in su. Nelle segrete stanze scene di panico. C’è chi è pronto a truccare la carta d’identità e a tingersi i capelli pur di sembrare più giovane, cercando di scavallare i tre anni che il direttore generale trascorrerà in Rai.

La prima direzione che si libera per raggiunti limiti d’età è quella degli Abbonamenti. Il Direttore Stanislao Argenti, dirigente di lungo corso, a giorni lascia. La direzione abbonamenti è strategica, già si pensa a chi possa guidarla, rilanciando la campagna annuale. Si penserebbe un accorpamento alla Direzione Comunicazione e Relazioni Esterne. In questo modo si risparmierebbe un direttore, e si ragionerebbe complessivamente rispetto alla campagna abbonamenti che ogni anno è pensata e lanciata proprio dalla Direzione Comunicazione.

La parola d’ordine è incentivare il più possibile per mandare avanti i giovani in azienda, che da anni “invecchiano” a causa della colla di buona qualità che i vecchi dirigenti hanno usato in questi anni per rimanere incollati alla poltrona. Il duo Gubitosi/Tarantola, superato lo scoglio di contratti e stipendi personali, avrebbe ridotto al minimo le ferie dei consiglieri, per mettersi seriamente al lavoro. Per alcuni l’ingaggio di Gubitosi a tempo determinato sarebbe un grave autogol per la Rai Se si fosse considerato interno, con un futuro in Rai, avrebbe potuto avere un occhio di riguardo nella gestione dei tagli.

Oggi, essendo di passaggio, ci si aspetta di tutto di più. Ad ogni modo, mentre in tutto il palazzo si lavora alacremente, il consigliere anziano, Guglielmo Rositani, ha dovuto spacchettare gli scatoloni preparati per cambiare stanza, ed è volato al raduno del peperoncino di Rieti, cooptando tutti i tg nazionali e la testata regionale, chi sa se Tarantola e Gubitosi, invitati, parteciperanno alla sagra paesana che tanto scalpore provocò la scorsa edizione.

Gubitosi, che viene visto come Erode, un Erode buono, e come Edward mani di Forbice, personaggio di Tim Burton, impersonato da un giovane Jonny Deep, è pronto a tagliare. Qualcuno ha scritto a ragione che, tra un taglio e l’altro, si rischierebbe di buttare con l’acqua sporca anche il bambino! Soprattutto se si parla di tagliare gli asset strategici. Ad esempio i ponti, Rai Way. Qualcuno ha scritto una giusta metafora: dismettere i ponti di trasmissione sarebbe come essere proprietari di un attico al centesimo piano di un grattacielo, avendo venduto le scale e l’ascensore ad un esterno al condominio! Resa l’idea?

Carlo Brigante