Bruno Vespa è il più penalizzato. Lontano dai successi d’ascolto, quando Porta a Porta era considerata la terza “Camera” del parlamento italiano. Anticamente il programma nasceva con meno appuntamenti, oggi quattro puntate a settimana sono troppe, senza parlare degli “eventi” quando il programma va in onda in prima serata provocando dei buchi neri d’ascolto nel palinsesto di Raiuno. Oggi le serate di politica, tranne che in rari casi, dove se ne parla male, sono dei veri e propri flop, al contrario di quando le trasmissioni sono dedicate alla cronaca nera, omicidi di ieri o di oggi, dove Vespa sfoderando plastici d’ogni genere riesce a sfondare il muro del 17% di share.
Ha capito tutto Giovanni Floris. Tutto concentrato in una sera a settimana, apparentemente creato ad arte. Forse ci sarà anche un copione di massima. Le poltrone molto vicine, tra le due fazioni solo un “passaggio pedonale” per il conduttore, che sfilando accende la miccia per far esplodere la rissa. I contributi filmati partono a comando per abbassare i toni. Crozza in apertura è lo specchietto per le allodole. Molti telespettatori pensano di vedere solo il suo intervento per sorridere un po’….e poi la magia: Rimangono su Raitre e seguono tutto.
Anche su La7 Michele Santoro e Corrado Formigli faticano a raccogliere ascoltatori. Michele Santoro con Servizio Pubblico, non fa altro che il suo solito programma da trant’anni, Samarcanda, Rosso e Nero, Raggio Verde…è sempre la stessa cosa. Cambia solo l’arredamento e la spalla femminile, ma poi è la solita zuppa. Oggi leggermente spuntato nell’aggressività dei contenuti. In Rai se lo permetteva…tanto pagava Pantalone! I privati gli hanno certamente imposto di limitare i rischi di cause e risarcimenti da parte delle vittime designate. La vera novità sarebbe Formigli con Piazza Pulita, ma alla fine non si pulisce nulla, sempre i soliti personaggi. La Piazza… è più sporca di prima.
Alla fine, oggi, la classe politica la crea la televisione. I personaggi sono sempre gli stessi, schifati nella quotidianità, evitati in televisione. I personaggi sopracitati, dovrebbero cercare di ravvivare il pubblico presentando volti nuovi, rappresentanti mai visti che esistono nei vari schieramenti, e sono tenuti nascosti per le ambizioni di visibilità dei capolista.
Beppe Grillo, proibisce ai suoi di partecipare a questi programmi per non accostare i nuovi candidati ai vecchi politicanti rifiutati dalla società civile. Si sa il pubblico fa di tutta l’erba un fascio, e si rischia di “buttare il bambino con l’acqua sporca”!!
Carlo Brigante