Rai, Alda D’Eusanio snobbata da tutti

Laica e combattente, per la conduttrice i tempi sono davvero cambiati e la rottamazione va di moda

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La nota conduttrice delle Tv Alda D’Eusanio secondo quanto riportato dal settimanale Vero, avrebbe compiuto  sessant’anni lo scorso 14 ottobre, anche se a noi risulta nata sì in ottobre a Tollo, ma nel 1950, ovvero 64 anni fa. La cosa avrebbe scarsa importanza per la pimpante conduttrice se non fosse che sulle pagine di quel settimanale si è lamentata di essere stata esclusa dai palinsesti della Rai Tv. Non è che l’abbia presa molto bene, quindi ha provato a farsi ricevere dal direttore di Raidue Angelo Teodoli che praticamente la sta snobbando.

Forse preoccupato della caduta libera dello share per la sua rete e alla ricerca di volti nuovi. Alda è un pezzo di storia della Rai, soprattutto negli anni 80/90 tanto da venir soprannominata “La zarina”, per l’influenza che era in grado di esercitare occupandosi soprattutto di attualità socio-politica nelle rubriche del Tg2, ma anche di sport per Sport 7 e di argomenti scientifici per la rubrica Scienze in Tv.

Nota in quegli anni per l’amicizia con Bettino Craxi diviene famosa per la rubrica “Al posto tuo” che venne criticata in Commissione di Vigilanza Rai, per la puntata dove  un bambino di dieci anni aveva dovuto scegliere il nuovo partner della madre. Oggetto di critiche anche del quotidiano dei vescovi L’Avvenire per aver pronunciato, nel corso della trasmissione “La vita in diretta” del 4/11/2013, parole critiche nei confronti della terapia riabilitativa portata dai genitori di Max Tresoldi, ragazzo disabile risvegliatosi dopo dieci anni di stato vegetativo, sostenendo che «quando Dio chiama, l’uomo deve andare» e definendo una “non vita” quella di chi si risveglia dal coma in uno stato di grave disabilità. Insomma, una laica e una combattente, ma i tempi sono davvero cambiati e la rottamazione va di moda.

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