Gubitosi in partenza? La fortuna della Rai in questi ultimi anni è stata che un direttore generale non è durato mai troppo a lungo per portare a termine tutti i suoi progetti. A un certo punto le grandi aziende statali, o qualche misericordiosa impresa del settore, o un qualche Cda, se lo prendono in affidamento e in Rai nasce la speranza che finalmente venga nominato un bravo Dg, che ripari i danni commessi.
Una catena infinita che sino a oggi ha portato sempre più allo sfascio l’azienda, soprattutto sul piano editoriale. E con l’arrivo della primavera si annuncia il disgelo e la possibile partenza di Luigi Gubitosi in Presta verso altri lidi. Subito parte il toto nomine, stanno scaldando i motori: Luigi De Siervo, Tinni Andreatta, Paolo Del Brocco. Queste le voci di corridoio e i corridoi Rai, si sa, qualche volta ci azzeccano. Soprattutto se i rapporti interni del Pd aziendale dovessero essere ricalibrati dopo la vittoria di Matteo Renzi che potrebbe puntare sul fiorentino De Siervo.
Non tanto perché sua sorella era negli scout (rigorosamente cattolici) con Matteo ma perchè Luigi a Renzi lo conosce, eccome. Anche se lui qualche giorno fa si scherniva sul Corriete della Sera affermando: «Non faccio parte di nessuno staff… il mio è un semplice supporto tra vecchi e sinceri amici. Posso dargli qualche consiglio sul piano della comunicazione. Ma davvero niente di più. Né qualcosa cambierebbe se Matteo raggiungesse gli obiettivi che si pone». Un buon amico e nulla più, ma la Rai trabocca di amici degli amici.
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