Rai, a un amico non si nega mai un favore

Fuori la Isoardi e Ossini da Unomattina Verde, dentro Ingrid Muccitelli

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Ingrid Muccitelli, nota soprattutto per essere la compagna dell’ex direttore generale della Rai, il bel Mauro Masi, ha, non so se gli spettatori se ne sono accorti, la conduzione in coppia con Roversi del programma Linea verde su Rai uno, la domenica. Chiaramente ha ottenuto quel ruolo dopo essere stata sottoposta a durissime selezioni, provini difficilissimi, ma con la sua bravura e classe ha sgominato tutte le altre concorrenti. Insomma, ha vinto la segnalazione più forte.

IL PROGRAMMA – Certo la giovane fanciulla che occupa ormai un bel posto nel canestro delle donzelle di Raiuno, ha dovuto affrontare molte fatiche: il programma è itinerante, bisogna trottare sul territorio, in elicottero. In più il suo nasino così delicato e bello soffre di una prepotente allergia al fieno, e si sa nei campi ce n’è sempre in abbondanza. Inoltre la campagna offre anche odori nauseanti, siete mai entrati in una stalla, o in una porcilaia?

LE ASPIRAZIONI – Insomma, va bene fare tv, ma adesso basta, avrà detto la bella Ingrid, voglio avere uno studio tutto mio, dormire ogni sera a Roma, indossare tacchi 12 centimetri, basta con gli stivali sporchi di fango, voglio cambiare programma. Non ci sono problemi, immediatamente si trova la nuova collocazione.

FUORI DA UNOMATTINA VERDE Elisa Isoardi, (non doveva essere la regina del mattino? Vedi link) e al suo posto, dopo selezioni e accurate valutazioni, Ingrid sarà il prossimo anno la nuova e unica conduttrice (senza il fantasma del palcoscenico Massimiliano Ossini). Un respiro di sollievo per tutti noi cui sta a cuore la serenità fisica e mentale di Ingrid Muccitelli: finalmente uno studio comodo e accogliente, basta la vita dura tra odori e cacche di vacca; poi, la sera, a casa come una brava mogliettina. E tutti vissero felici e contenti.

ACCONTENTARE GLI AMICI – D’altra parte come si fa a non accontentare un amico? Peccato che i soldi siano sempre di noi abbonati e che le scelte per una conduzione in una tv pubblica dovrebbero avvenire con un criterio un po’ più professionale. Ma inutile illudersi. Solo il direttore generale Gubitosi afferma che in Rai non contano più gli appoggi politici, ma a pensarci bene, vale solo per quelli che non piacciono a lui.

 

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