Rai, chi comanda? Agenti e conduttrici contano più dei direttori

Basta analizzare alcuni casi di ordinaria gestione, fatti emblematici che sono purtroppo all'ordine del giorno

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Ma chi comanda in Rai? I direttori di rete e i loro vicedirettori? I due agenti Presta e Caschetto che gestiscono il mondo delle star televisive italiane? Gli sponsor politici? Alcuni conduttori potenti e arroganti? Ad osservare bene, ci pare di capire che gli unici che pesano poco nelle decisioni che contano siano proprio i responsabili aziendali dei programmi. Basta analizzare alcuni casi di ordinaria gestione, fatti emblematici che sono purtroppo all’ordine del giorno.

PRIMO CASO – L’Antonella Clerici furiosa ha imposto che venisse eliminato lo spazio dedicato alla cucina di “Uno Mattina verde” condotto da Elisa Isoardi e Massimiliano Ossini, perché secondo lei toglieva ascolto alla “Prova del cuoco”. La pretesa è stata accolta nonostante l’opposizione del responsabile Ludovico di Meo, e diventerà operativa da questa settimana.

SECONDO CASO – Il Presta nazionale avrebbe finalmente capito che Paola Perego in Presta non è adatta alla “Vita in diretta”, quindi è giusto che sia sostituita da una conduttrice più valente e sicuramente della sua scuderia, ma per salvarle la faccia avrebbe pensato di impossessarsi dello spazio di “Verdetto Finale” della brava e indipendente Veronica Maya e sostituirlo con un programma condotto dalla moglie sulla falsariga di “Se…a casa” di Paola che fu uno strabiliante flop. Anche questa operazione sembra alle ultime battute.

TERZO CASO – Pippo Baudo aveva trovato finalmente un sostegno in Giancarlo Leone, direttore di Raiuno, che stava decidendo di dare al bravo conduttore una parte del pomeriggio del sabato per un magazine sul mondo dello spettacolo. Il Baudo nazionale è stato immediatamente respinto e bocciato. Lorella Landi la reginella del sabato pomeriggio, sempre più potente, si è opposta e avrebbe vinto. A casa un grande professionista!
Che dire? Ci pare ragionevole immaginare che le decisioni non vengano quasi mai prese nelle stanze di Viale Mazzini. Sono altri che ci pensano. Ma allora questi signori della Rai che ci stanno a fare? Sono aquiloni in balia al vento più forte? Perché mai pagare così bene persone che si fanno accendere spesso da fuori palazzo? Possibile che non ci sia almeno un manager della Rai che non abbia l’energia sufficiente per accendere da solo una lampadina, per fare brillare il proprio orgoglio?

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