Rai, compensi stratosferici ai conduttori di Sanremo. Ma calano gli ascolti

E' veramente questo il festival che meritano gli italiani o forse nelle prossime puntate qualcosa cambierà?

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Ascolti del festival di Sanremo in calo, 10 milioni e 938 mila contro i 12 milioni e 969mila del 2013, share 45,93 contro il 48,29 del 2013. Ci sarà un motivo? Il pubblico finalmente si è accorto che Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, la coppia Cheap&Cheap della Rai, cinguettanti come l’uccellino della vecchia Radio, hanno occupato senza alcun rispetto il teatro Ariston del Festival di Sanremo. Fuori controllo, tra battute a basso contenuto umoristico (suggerite forse dal direttore di Raiuno Giancarlo Leone) ma ricche di euro (per questo si trasmetteva in eurovisione considerando il cachet dei due conduttori).

IL REPERTORIO – In una angusta scenografia che riprende la gloriosa trasmissione Macao di Boncompagni, Cheap & Cheap ci hanno proposto tutto il logoro repertorio che può essere accettabile e sopportabile forse a Che tempo che fa, ma che è diventato irritante, sovrabbondante nello scenario più prestigioso della Rai. Ed è come se fosse caduto il velo che circonda da sempre i due conduttori: li abbiamo visti finalmente nella loro essenza autentica, hanno mostrato il loro vero volto: Littizzetto, bruciata da una fotografia impietosa (con tutti i soldi spesi non si poteva fare meglio?), voce stridula, ripetitiva. Fazio altrettanto bruttino, attore mediocre, imbarazzante la scenetta con Letizia Casta, per fortuna l’attrice francese è uscita splendida in quel contesto così modesto. E nella lenta conferma di trascorrere una brutta serata, (anche l’occupazione dei due operai licenziati aveva il sapore scolorito del già visto, tanto da far pensare male, quasi fosse un’idea azzardata, nel caso geniale, organizzata per disinnescare Grillo) e alla fine abbiamo perso di vista anche la musica.

IL RUOLO DEI CANTANTI – I cantanti sono diventati solo un contorno mal digerito che serviva a far da sfondo alle evoluzioni di Cheap&Cheap. Il vestito della Littizzetto frusciava d’arroganza e Fazio con la risatina cattiva cuciva come una vecchia macchina Singer, ricamini piccolo borghesi, o visto che ama il francese, petit bourgeois. Forse noi italiani ci dobbiamo fare delle domande: ma veramente è questo il festival di Sanremo che ci meritiamo? O forse qualcosa cambierà? Almeno nelle prossime puntate tornerà un minimo d’equilibrio, e Cheap&Cheap verranno finalmente messi sul ramo di un albero, sotto il controllo di un muscoloso vigilante, e da lì potranno, semplicemente, di tanto in tanto cinguettare? Per dirla alla Fazio: non è la misura che dà valore alla bellezza?

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