Rai, consigli utili per evitare (dal prossimo anno) un disastroso Sanremo

Gli ascolti non lasciano spazio a considerazioni tenere: rispetto allo scorso anno la serata finale di ieri ha perso il 10,29% di share

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Luciana Littizzetto
Luciana Littizzetto

Gli ascolti del Festival di Sanremo 2014 non lasciano spazio a considerazioni tenere: rispetto allo scorso anno la serata finale di ieri ha perso 3.649.000 ascoltatori e perso il 10,29% di share.

LO SHARE – La media dell’intera manifestazione è stata di 8.763.000 di ascolto e il 39,32% di share con un calo complessivo di 3.173.000 ascoltatori e il 7,94% di share rispetto all’intera edizione dello scorso anno. Se questo non è un insuccesso come lo vogliamo chiamare? La Luciana Littizzetto svolazzante con il vestito ornato d’arroganza esprime il suo personale pensiero sulla Stampa di sabato che diventa quello di Leone e di Fazio, «Sanremo non farà più gli ascolti di un tempo.» La soubrette conferma ufficialmente tra virgolette la panzana che è circolata in questi giorni: la coppia Flip&Flop è andata male solo perché improvvisamente durante Sanremo è cambiato lo scenario del mercato, una vera rivoluzione: sono nati tutti i canali digitali, il calcio in tv, il web, i blog, (anche il nuovo governo) e questa straordinaria novità, inattesa, ha abbassato gli ascolti e loro sono stati così bravi che vedrete nessuno arriverà più agli otto milioni di ascolto della loro edizione.

I CONSIGLI – Comunque siamo alla fine di una penosa esperienza e noi ci permettiamo di dare qualche consiglio a coloro che durante la settimana ci hanno massacrato con il loro buonismo e l’esasperata attenzione ai temi sociali. Proviamo ad accendere una luce di speranza (un lumino forse sarebbe più appropriato) sullo show in diretta dalla “Casa di riposo Sanremo”. Perché Fazio e Littizzetto, dopo l’eclatante flop, non rinunciano al 15% dei loro compensi? La Rai li potrebbe devolvere in beneficienza. Perché il regista Forzano non si prende un mesetto per aggiornarsi sulle tecniche di regia presso il maestro Paolo Beldì di Novara (regista del Sanremo 1999 con Fazio). Perché la scenografa non viene reclusa a Saxa Rubra per tre mesi a pane e acqua nella stanza del buonista Vincenzo Mollica? Perché Caschetto non mette anche lui mano al portafoglio con gli autori tutti, facendo un bel versamento di denaro agli operai cassaintegrati di Napoli, quelli che hanno dato l’assalto a Sanremo? Perché il re dei floppers Giancarlo Leone direttore di Raiuno non si dimette? Non sarebbe un bel gesto per un uomo dalle buone maniere come lui? Insomma se questi signori fossero coerenti con se stessi dovrebbero procedere spontaneamente a un gesto di responsabilità. E’ facile essere solidali solo a parole. Ma come sempre è meglio ridimensionare il valore delle cose, il Festival è solo e soltanto televisione, e dalla finzione cosa ci possiamo aspettare di più?

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