Rai, ma quanto ci costa Antonella Clerici?

Conduttrice economica, ma chissà a quanto ammonta l’operazione editoriale che la vede firmare libri di cucina

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Rai, antonella clerici prova del cuoco

(…continua – prima parte)

Lo stipendio della Clerici ha subito, almeno solo sulla carta, una riduzione: dal budget a sei zeri al quale era abituata la donna di Rai uno, al rientro dalla maternità, nel 2010, pur partendo da una richiesta di ben 3 milioni e 800 mila euro per due anni, si è, per così dire, accontentata di due milioni di euro, pari a 1,5 miliardi annui, 125.000 Euro al mese.

LO STIPENDIO – Cifra che è scesa, per come denunciato da Brunetta sulle pagine di un sito successivamente oscurato, a 8.219 euro, ma al mese. Una conduttrice, economica per le casse Rai, nonostante l’abilità della Clerici che tra i fornelli e con la schiettezza e la semplicità che da sempre la caratterizzano, piace al pubblico confermando, anche dai primi mesi del 2014, “La prova del Cuoco”, uno dei programmi di punta del palinsesto Rai, seguito, qualche giorno fa da circa 2.231.000 ascoltatori (17.48%).

GLI INTROITI DAI LIBRI – Essendo un caso della Tv di Stato verrebbe da chiedersi quanto è finora costata l’operazione editoriale, anche se, in alcuni casi, ha visto coinvolte (co-edizione) note case editrici italiane, e quanto, degli introiti provenienti dalle elevate vendita, arriva nelle casse dell’Azienda rispetto a quanto (?) ha percepito l’Antonellina per firmare i libri che dal 2005 al 2013 hanno trasformato le ricette di punta del programma di cucina, interessanti da vedere, da linkare e da leggere!

LA BRAVURA – Nel parlare della Clerici si deve ammettere la sua bravura, che le ha permesso di esser influente sul Cda Rai e di fare della prova del cuoco un programma , letteralmente di Casa Clerici, da utilizzare anche per risolvere faccende personali, come querele e imposizione di propri “autori” nei programmi da lei condotti.

NORMATIVA – Ma quando si tocca l’intimo, cioè si mette il naso tra i conti, il condizionale è d’obbligo perchè, ad oggi, la Rai ha solo dato comunicazione della predisposizione di  “una prima bozza di documento di lavoro per la definizione delle procedure di acquisizione dei dati utili a soddisfare le necessità informative previste dalla norma, che peraltro riguarda una pluralità di soggetti” ad opera del dipartimento della Ragioneria generale.

Nota pubblicata dopo le interpellanze del parlamentare Brunetta che ha richiesto l’applicazione della norma contenuta nel DL n. 101 del 2013 che impone – come si legge – anche alla Rai la comunicazione del costo del personale utilizzato, andando a specificare anche il costo dei singoli rapporti di lavoro. Ma ancora non sul sito Rai non se ne trova traccia.

TRASPARENZA DEI CONTI – Una proposta, però, è data fare alla Rai. In tempo di crisi, alle famiglie che ogni anno, sottraggono euro al proprio bilancio per pagare il canone, si potrebbe inviare la raccolta dei libri del programma “La prova del Cuoco”, che deve proprio ai telespettatori il merito di esser uno dei format di punta della Tv di Stato. Certo, si sa, i panni sporchi si lavano in famiglia, anche in quella Rai, la questione di conti e trasparenza resta sempre “un’altra storia”…

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