Parlare di Rai con uno gli addetti ai lavori è l’unica via per comprendere cosa stia realmente accadendo alla ammiraglia della tv, che negli ultimi anni presenta dati d’ascolto o share quotidiani che dir si voglia, non proprio confortanti.
IL CALO DELLE TV GENERALISTE – Una situazione che il vicedirettore di rete Ludovico Di Meo spiega «con un calo generalizzato di tutte le tv generaliste anche nelle fasce del mattino. Queste poi sono le più “antiche” macinando intrattenimento e informazione con picchi d’ascolto del 30% sino a 5 o 6 anni fa». Percentuali “bulgare” le definisce Di Meo che dal giornalismo televisivo proviene e in Rai ha fatto carriera sino a divenire il responsabile della fascia del mattino, dove primeggia Uno Mattina, che della flotta rimane una corazzata importante. Ma i 4 o 5 punti persi anche da questa trasmissione non sembrano impensierire Ludovico convinto che risalirà, nonostante la dispersione di ascolti che le numerose reti presenti sul digitale hanno comportato.
INFORMAZIONE E INTRATTENIMENTO – «Certo – prosegue – dovremo prendere degli accorgimenti riequilibrando il rapporto fra informazione e intrattenimento. Mi rendo conto che la trasmissione deve divenire più fluida evitando di spezzettarla. In ogni caso quando ci sono grandi avvenimenti importati, dal Papa al recupero della Concordia, la trasmissione “tira” e parecchio. Come tutta la rete e i tg, primi per ascolti». Tornando a Uno Mattina osserviamo che lo spazio riservato alla politica appare eccessivo. «Probabilmente è vero – ammette – ma bisogna tener presente che il pubblico del primo mattino è costituito da un target anche culturalmente e professionalmente qualificato. Il problema si pone, semmai, per i nostri cari aficionados delle ore successive, che sono spesso casalinghe e anziani. Ovviamente conta anche la qualità dei conduttori, il giornalista, scelto dal Tg1, affiancato dalla conduttrice».
NOTIZIE E CONDUTTORI – A tal proposito Di Meo ci conferma che Elisa Isoradi resterà al suo posto. Ma oltre alla simpatia dei conduttori, quali sono le preferenze del pubblico? «Notizie utili di servizio, l’angolo del notaio ad esempio, come lo spazio della medicina affidato a Romano Ciriaci e Livia Azzariti. Insomma quanto può essere utile alla quotidianità del pubblico» ci dice. In ogni caso la rete di cui Ludovico è vice direttore, registra anche successi di share come per Don Matteo. Mentre per lui nemmeno Sanremo è stato un flop. «In fondo è la stessa formula che all’Ariston si ripete da 5 anni e Fazio si è attenuto alla linea dell’anno precedente». Di Meo è uomo d’azienda e a questa deve tutto, ma rimane anche un giornalista. Così ci ricorda che, insieme al suo stretto collaboratore Daniele Cerioni, è autore del settimanale “petrolio”: «Un magazine che riprenderà ad agosto, dove tiriamo fuori il meglio di quanto possa far funzionare questo paese». Auguri e parafrasando Guerre Stellari: «Che lo share sia con te».
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