Nomine Rai, tutto cambia… affinché nulla cambi

Nel nuovo assetto Emanuela Chiesa, segretaria di Marano, e Maria Pia Ammirati con la sua collana di flop

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Il Cda della Rai è in pieno fermento, giungono sul tavolo dei consiglieri le proposte più importanti, quelle che da sempre interessano gli equilibristi della politica: le nomine nelle varie strutture aziendali.

LE NOMINE – Invece di prendere decisioni definitive sullo scempio che alcuni direttori di rete hanno prodotto negli ultimi mesi, i consiglieri si dilettano nelle azioni dove mostrano migliore capacità: chi andrà dove e chi sarà rimosso. Un lavorio finissimo, filtrato nel passino della spartizione politica. Grande e sensibile tessitore è il direttore generale Luigi Gubitosi che ascolta, finge di decidere, rimbrotta, ma soprattutto fa pesare sempre la bilancia verso il più forte.

CHIESA, LA SEGRETARIA DI MARANO – Anche se noi dobbiamo fingere che in Rai è mutato tutto, che la politica non conta più, in realtà sappiamo che semplicemente è cambiato lo scenario politico, ma le regole del potere sono sempre le stesse. Comunque bisogna anche riconoscere che il Cda svolge un lavoro importante, decisivo per il futuro della Rai: ad esempio  sta per varare un importante documento sulla ristrutturazione delle sedi regionali… (stiamo solo scherzando). In queste ore sta in realtà decidendo il nuovo assetto organizzativo della vicedirezione generale condotta dal leghista Antonio Marano. Finalmente si scioglierà uno dei nodi più complessi dell’azienda, da mesi all’attenzione di tutti i consiglieri: sarà varata una nuova struttura guidata dalla signora Emanuela Chiesa, segretaria di Marano, che diventerà dirigente. E noi tiriamo un respiro di sollievo. E’ bello quando in un azienda si procede con celerità premiando i migliori.

AMMIRATI E LA COLLANA DI FLOP – Ma ci rincuora anche un’altra notizia: Maria Pia Ammirati finalmente diventerà direttore. “Nota” scrittrice, manager di talento, attualmente vicedirettore di Raiuno, in pochi anni si è affermata soprattutto per la capacità di abbassare lo share dei suoi programmi: quello che tocca floppa, si dice nei corridoi di viale Mazzini! Prima l’intervento decisivo su Uno Mattina dove l’ascolto è calato di circa dieci punti, poi sulla gloriosa Vita in diretta che ha sul groppone ben sette punti in meno. Ma la sua nomina è diventata da tempo una necessità per tutti, un dovere, un obbligo. Evidentemente la collana di flop che brilla sul collo della dottoressa Ammirati ha abbagliato tutti i consiglieri del Cda e li spingerà all’unanime decisione, conta poco se è stata brava o meno. Ci conforta il fatto però che diventerà Direttore della cineteca della Rai, saremo così più tranquilli: in quel settore si cataloga solo il materiale che è andato in onda e il neo direttore non potrà fare più flop, che già con i tempi che corrono, è una bella consolazione.

 

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