Rai, amianto anche nello stabilimento Dear

Le autorità sanitarie hanno imposto la bonifica entro 180 giorni. Si tratta di un enorme complesso da poco acquistato dall'azienda, dove ci sono gli studi televisivi più importanti

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La Rai sta vivendo con una certa preoccupazione ma anche con eccitazione l’attesa della partenza del direttore generale Luigi Gubitosi. Tutti la danno per scontata, addirittura potrebbe arrivare a Terna dove opera un ex prestigioso direttore della Rai Flavio Cattaneo.

COMUNICAZIONE – Noi abbiamo dei dubbi, perché a veder bene, non ci è sembrato un manager così capace come appare in questi giorni sui giornali, ben orchestrati dalla responsabile della comunicazione Costanza Esclapon, ex Wind ed ex Alitalia. A proposito, nel caso dell’uscita di Gubitosi dall’azienda nella sua valigetta ci metterebbe anche la pletora di dirigenti che ha fatto entrare in Rai, quasi tutti ex Wind ed ex Fiat? Non crediamo che Terna sia così disponibile a prendersi in carico tutti questi signori.

ASCOLTI FLOP – Nel caso, sarebbe necessario che la Rai, vista le professionalità di questi top manager, reinventasse la sua mission : costituire ad esempio un ramo telefonico e uno metalmeccanico. Una conversione che diventerà necessaria. La Rai effettivamente sarebbe un’azienda editoriale e di televisione, ma sotto la guida del D.G. ha lentamente perso la sua identità, basta vedere i risultati di ascolto.

PROBLEMA AMIANTO – E questo dovrebbe essere già un elemento fondamentale per pesare il valore di Luigi Gubitosi. Nel frattempo prima che vada comunque via da viale Mazzini, si aprono altre voragini pericolose sul cammino del dg. In questi giorni si è scoperto che non solo Viale Mazzini deve essere ripulita dall’amianto, ma anche lo stabilimento Dear, un enorme complesso da poco acquistato dall’azienda, dove ci sono gli studi televisivi più importanti della Rai, cui è stato imposto dalle autorità sanitarie la bonifica entro 180 giorni. Un problema urgentissimo, anche perché in quegli studi ci lavorano le star più preziose dell’azienda: Antonella Clerici, Carlo Conti, Massimo Giletti, Mara Venier, insieme a centinaia di dipendenti.

IL PERICOLO – Una situazione insostenibile, basta solo pensare alla quantità di kilowatt che si usano a Domenica in o a la Prova del cuoco, o a L’eredità: sotto le luci e il calore l’amianto potrebbe diventare pericoloso? Restano poco meno di 180 giorni, ma il dg Gubitosi dovrà subito prendere le decisioni giuste, perché anche se dovesse uscire dalla Rai, il tema dell’amianto resta sempre addosso a chi ha gestito un’azienda. Basta vedere recenti sentenze che hanno condannato, anche dopo molti anni, manager colpevoli d’incuria sul tema dell’amianto.

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