I dati di ascolto per Berlusconi in tv sono stati sconfortanti, si fa battere da “Domenica in” dove era protagonista un Maurizio Costanzo irriconoscibile e sfumato dal tempo, a “Piazza pulita” ha ottenuto appena un quattro per cento di share sotto la soglia di un milione di spettatori, ma anche Matteo Renzi non ha fatto faville dall’Annunziata.
CRISI COMUNE – Sembra una crisi comune a tutte le trasmissioni dove sono protagonisti i personaggi della politica. Un rifiuto piuttosto diffuso, basta ricordare che nelle ultime elezioni politiche si sono astenuti dal voto ben 11 milioni di italiani. Un’emorragia di ascolto che ha toccato anche Santoro, “Porta a porta”, e soprattutto la “Gabbia” di Paragone, con il suo misero 2,8 per cento di share.
L’AGGRESSIONE POLITICA – Effettivamente il povero telespettatore è aggredito ogni giorno da ore e ore di trasmissioni dedicate alla politica e cerca altre strade, evade non solo il canone ma anche l’offerta politica. Un esempio lampante per tutti è l’accanimento con cui i telegiornalisti di Uno mattina offrono agli spettatori la prima colazione quotidiana con zuppette viste e riviste di politici. Un povero cittadino ha già trascorso una notte tra gli incubi delle tasse da pagare, con fatica è riuscito a spengere l’eco delle voci dei leader politici nelle varie arene televisive, appena apre gli occhi, invece di essere benedetto dalla speranza di un giorno migliore, illuminato dal sole, si ritrova ad esempio Duilio Giammaria, un mix tra Minoli & Gruber, appoggiato al tavolino, che intervista con travolgente passione civica due politici di turno.
IL SORRISO IN BOCCA – La Rai potrebbe rispettare di più il risveglio dei suoi teleabbonati osservando una regola antica: la mattina dovrebbe avere il sorriso in bocca e non il “sorrisino” del Duilio conduttore. E’ facile intuire, utilizzando solo il buon senso, il motivo per cui gli ascolti di Uno Mattina abbiano raggiunto il loro minimo storico.
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