Rai, tutti i segreti della Prova del cuoco (e di Antonella Clerici)

Un programma che si basa su un format consunto che è quello di una competizione tra cuochi, ma è in realtà un prodotto inventato dalla BBC

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Rai, tutti i segreti della Prova del cuoco (e di Antonella Clerici)

Il nostro viaggio nella mattina di Raiuno ci ha portato nell’isola più felice del palinsesto, alla perla che da tanti anni ottiene successi: La Prova del cuoco condotta da Antonella Clerici.

IL RUOLO DI ANTONELLA CLERICI – Certo anche questa “perla” ha subito una certa erosione di ascolti, circa 4 punti di share in meno negli ultimi anni, si è un po’ appannata la formula, ma si può dire che tenga a tutti gli assalti interni e esterni e rimane una cassaforte colma di monete d’oro sia per la conduttrice che per Rai-pubblicità. A osservare il programma con una certa attenzione si notano molte criticità: le difficoltà di rinnovare una formula ormai logora, una certa confusione nello studio, una serie di consulenti centenari, ma forse il dato più importante è che Antonella Clerici si affida molto più al mestiere che alla passione, sembra dopo tanti anni che sia teleguidata dal satellitare. Passa da uno spazio all’altro meccanicamente, con sorrisi sempre meno sinceri, la curiosità è svanita in qualche pentola in ebollizione, anche la parte autorale non si muove dal percorso collaudato nel tempo.

LE INSIDIE – Noi pensiamo che la Prova del Cuoco sia arrivata a un incrocio pericoloso, non solo perché ci sono molte conduttrici che aspirano al posto della Clerici, un’ambizione che sarà difficile contrastare: perché non ringiovanire il programma? Ma l’insidia maggiore sta nel fatto che il programma potrebbe cadere nella rete delle nuove disposizioni aziendali del famoso signor Piano industriale. Se la Rai costretta veramente a passare dallo Spendingdipiù al risparmio, dovrà per forza affrontare con decisione lo scoglio della Prova del cuoco. Un programma che si basa su un format consunto che è quello di una competizione tra cuochi, ma è in realtà un prodotto inventato dalla BBC e l’esclusiva per l’Italia è gestita dalla società Endemol.

RISPARMIARE SI PUÒ – Come accade in questo caso l’Endemol oltre a incassare dalla Rai i diritti si è imposta anche come società che gestisce gli autori e molte altre pregevoli parti, la cosiddetta “Sopra la linea”. E a questo punto se si vorrà risparmiare pensiamo che un format ormai banalizzato da tante altre trasmissioni sulla cucina, non abbia più senso, che sia indifendibile, e che la Rai giustamente debba iniziare a pensare a un proprio progetto, fatto in casa, gestito direttamente dal personale Rai e con contratti agli autori fatti dagli uffici interni. Un percorso che diventerà per forza obbligatorio, necessario per contenere le spese, anche perché non ci vengano a dire che un programma sulla cucina non possa essere inventato dalla Rai, dalla Clerici (circa due milioni di euro l’anno) e dal suo staff! O la convenienza in alcuni casi non conta niente?

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