Uno degli appuntamenti più importanti della Rai è sicuramente quello della presentazione agli inserzionisti pubblicitari del palinsesto 2014 e 2015, prevista in pompa magna per il 25 giugno a Milano e il 26 a Roma.
È il momento cruciale in cui la Rai dovrebbe convincere con lucidità tutte le più importanti aziende italiane e internazionali a investire pubblicità sui canali del servizio pubblico. Purtroppo la difficile situazione nel comparto editoriale sta trascinando l’approvazione del palinsesto sempre più a ridosso dell’incontro con gli sponsor. Addirittura si parla che il palinsesto potrebbe non essere approvato il 12 di giugno dal Cda e che si ricorrerebbe a un Consiglio di Amministrazione straordinario previsto all’alba a Milano lo stesso giorno della manifestazione, ovvero il 25 di giugno.
IDEE POCO CHIARE – Alla faccia delle idee chiare, della strategia, dei manager impegnati! (Sembra che Antonio Marano da cui dipende la responsabilità della programmazione e del palinsesto stia in queste ore impegnato solo a scrivere il discorso che farà a Milano, più tranquillo, perché la sua segretaria Chiesa non ha avuto la dirigenza ma il suo stipendio è stato equiparato e sostanziosamente aumentato).
I fatti che stanno accadendo in questi giorni confermano che la malattia della Rai sta diventando grave. Un ritardo del genere non era mai accaduto. Per fortuna il Cda non vuole più essere complice della disfatta editoriale della Rai.
DOMENICA IN – Tra l’altro i consiglieri d’amministrazione avrebbero accolto con molta irritazione la proposta di rifare “Domenica in” e soprattutto con la conduzione di Paola Perego, moglie di Lucio Presta. Un vero scandalo, è stato rilevato, è come se si volesse perseverare nell’insuccesso.
Immaginiamoci che una grande azienda dolciaria ha scoperto dai dati di vendita che il “Bonbon Paoletta” non va più bene sul mercato, non piace ai consumatori, la conferma viene anche dalle indagini effettuate sul gradimento, risulta insipido, in calo di simpatia e popolarità, ma il direttore vendite decide comunque di continuarne la produzione, anzi aumentandola.
Voi direste, con il buon senso, ma è diventato tutto matto? È un po’ quello che sta accadendo invece in Rai. Leone e Presta hanno deciso che il “Bonbon Paoletta” deve stare sul mercato nonostante i numerosi flop, così e basta, non si discute. Invece molti consiglieri hanno protestato, fermando l’approvazione del palinsesto.
IL RITORNO DI RAFFAELLA – Ma c’è anche un’altra chicca che ha suscitato molte perplessità, il ritorno di Raffaella Carrà in prima serata su Raiuno, con tutto il rispetto allora il povero Pippo Baudo?
Insomma Leone vorrebbe procedere verso la catastrofe annunciata, invecchiando ancor più la Rai. È questa la sua vera mission? Quali strategie stanno alla base di queste insensate scelte? Debolezza, inesperienza, oppure… È chiaro che se non si uscirà dal giogo dei compromessi non saranno sufficienti le bastonate di Renzi a cambiare l’Azienda.
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