Rai, collegamento disastroso durante l’amichevole dell’Italia

Canale al buio durante la partita contro il Fluminense, due gol persi dai teleabbonati. Forse è stato uno dei più lunghi black-out della storia

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Rai, collegamento disastroso durante l'amichevole dell'Italia

8 giugno 2014, data storica per la Rai: partita amichevole Italia – Fluminense in diretta,  salta il collegamento con il Brasile, due gol persi dai teleabbonati, per moltissimi minuti un cartello annuncia: Siamo in attesa di ripristinare il collegamento. Forse è stato uno dei più lunghi black-out della storia della Rai.

GLI SPOT BOOMERANG – Come sempre la colpa è del mistero, noi immaginiamo con fantasia, pronti alla smentita, che da quando sono diminuiti gli appalti, forse il collegamento è stato realizzato all’interno? Per coprire l’attesa, l’azienda manda in onda alcuni spot che hanno sicuramente avuto un effetto comico. Si parlava soprattutto della grande azienda Rai, delle innovazioni tecniche, del prossimo lancio del Tg1 in versione digitale. Per il direttore generale di Viale Mazzini Luigi Gubitosi il passaggio al digitale è un “ulteriore passo verso la full digital media company, la Rai del futuro”. E sul nuovo studio del Tg1, ha detto che si tratta del “più moderno che ci sia, forse solo la Cnn ne ha uno migliore”. Il musicista Nicola Piovani, oscar del cinema, ha scritto la musica della sigla. Insomma sarà una gran festa. Noi che talvolta abbiamo lo sguardo al di là del confine Italia, ci siamo molto divertiti. Gubitosi avrebbe dovuto usare meno retorica, al massimo dire che è la Rai dell’oggi più che del futuro. Come passare dai telefonini al tablet. Vi pare giusto farlo sapere a tutti che ne avete comprato uno e vi sentite ormai full digital? Ma la propaganda…

IL PRIMATO NEGATIVO – La Rai è, per colpa sicuramente dei vari direttori generali prima di Gubitosi, l’ultima azienda europea ad avere avuto la digitalizzazione dei telegiornali, forse anche nel mondo. Un primato negativo che non pesa da oggi, ma da molti anni. E’ giusto festeggiare ma con misura, anche perché ormai abbiamo un altro primato negativo europeo: i filmati Rai non sono ancora realizzati completamente in HD, a quando il rivoluzionario passaggio? Anche in questo caso è come se l’azienda producesse i suoi programmi in bianco e nero mentre da alcuni anni le altre emittenti trasmettono a colori. Caro Gubitosi, più che scomodare il futuro è meglio pensare al presente!

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