Rai, un nuovo provino per Flavio Montrucchio. Sarà quello giusto?

Il bel attore scelto per il nuovo appuntamento pomeridiano di Raiuno "A torto o a ragione". Ritorna l'era del provino

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La storia è ben nota a tutti. Cinque quotidiano ha denunciato un fatto clamoroso: un giovane di belle speranze è stato scelto come conduttore del nuovo appuntamento pomeridiano di Raiuno “A torto o a ragione” senza che fossero state verificate le sue capacità professionali. L’aspetto paradossale della vicenda è che il bel Montrucchio è stato costretto, forse su richiesta di qualche consigliere d’amministrazione del Cda Rai, a sottoporsi a un provino postumo, il cui esito sembrerebbe poco convincente.

LE CONVINZIONI DELLA ENDEMOL – A questo punto l’Endemol, la società che gestirà l’appalto del nuovo programma, è così convinta di Montrucchio che ha deciso contro tutto e  tutti di dimostrarne la bravura e di sottoporlo ad altri provini postumi. Oggi dovrebbe essere la terza audizione. Si dice in Rai che lo studio di via Teulada sia stato cooptato per tutta l’estate, niente ferie al personale finché non si arriverà al provino giusto, quello che sancirà ciò che è già stato deciso in sede Cda, con l’approvazione dei palinsesti. Vi possiamo dire la verità? Questo Montrucchio incomincia a esserci simpatico. Nella Rai delle amicizie è abbastanza divertente che si utilizzi per la prima volta la strada del provino. Ci domandiamo se oggi Paola Perego con quell’aria triste e spenta sopravvivrebbe a un provino fatto da professionisti, o Eleonora Daniele con le sue tre espressioni, gioia, comprensione, acume giornalistico, riuscirebbe a superare il giudizio di un regista vero. O Ingrid Muccitelli fissa sulla sua mimica stupita e floreale… Chi più ne ha più ne metta!

FACCIAMO IL TIFO PER MONTRUCCHIO – Quindi viva Montrucchio che diventerà per noi l’eroe di Raiuno, con lui inizia la nuova era del provino. Lo aspettiamo sul video e gli vorremo tanto bene. In questi giorni tra convegni e riunioni si è parlato molto di Rai. Anche noi abbiamo un piccolo pensiero da esprimere: non è la politica che deve uscire dalla Rai ma i dirigenti che l’ascoltano sempre, obbedendo ciecamente a tutte le pressioni. Molti di questi manager se dovessero essere sottoposti a un esame di idoneità professionale, non lo supererebbero sicuramente. Quindi viva il ritorno del provino in Rai. A proposito, sapete perché la pratica dell’audizione era stata accantonata?  La preferenza dei dirigenti responsabili cadeva spesso sulla meno brava ma più appoggiata. Quindi era inutile perder tempo e soldi.

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