“Una rete con un’identità ben definita”. Questo è lo slogan usato da Angelo Teodoli direttore di Raidue, durante la mitica presentazione dei palinsesti agli inserzionisti pubblicitari.
RAIDUE – Che dire? Noi vi abbiamo già dato un’idea precisa di una Raidue invece “ben confusa”, che passa dall’ascolto dei bambini di tre anni fino agli ottuagenari di Michele Guardì, soffermandosi anche sui novantenni di Sereno Variabile di Bevilacqua, toccando qualche giovane sparuto caduto nella rete per sbaglio, per poi navigare sui sessantenni acchiappati a Raiuno. Insomma un pot-pourri di ingredienti e solo la mente di Teodoli, poteva, preso da fantasioso slancio, annunciare Urbi et orbi che la sua rete ha una programmazione perfetta, coesa, una carta d’identità con un unico volto preciso. Il Cda della Rai sicuramente avrà letto queste amenità, ma come sempre le ha approvate in silenzio. Noi dissentiamo e pensiamo che Raidue rappresenti l’esempio più eclatante del fallimento della Rai nel reparto editoriale. Quando si usa una delle parole più pregnanti e pericolose della tv, ovvero sperimentazione, facendo riferimento a Virus il contagio delle idee, condotto da Nicola Porro, programmino di attualità politica che ha avuto ascolti vicino allo zero, ci viene un impeto di tristezza.
L’ANALISI – Basta analizzare il titolo per capire in quale stato confusionale vegeti Raidue: in italiano la parola Virus significa parassita che vive e si moltiplica a spese di una cellula vivente, ma per chiarire meglio Capitan Frigus aggiunge un’altra frase devastante: il contagio delle idee. E qui, caro Teodoli, la voglio. Dopo aver consumato il vocabolario con innovazione, sperimentazione, factual, brand di rete, adesso si va sul pericoloso: idee? Ma ha mai visto una puntata intera di Virus? Sotto quale cavolo si nascondono le luci dell’invenzione? D’accordo che lei vuole ammantare ogni cosa con pennellate d’oro, ma non era più semplice stare attaccati al suo modo sincero e simpatico di essere romano: Sto’ programma sa’ da fa’ perché lo dovemo fa’!
ASCOLTI E CONDUZIONE – Ma parliamo di un altro avvenimento, enfatizzato come la scoperta dell’America, ovvero l’incoronazione di Caterina Balivo. Regina a tutti gli effetti di Raidue anche se non degli ascolti. Su di lei si utilizzano altre parole: bella, moderna, innovativa, sperimentale, giovane, trandy, connessa con i giovani, pensare che la conduttrice napoletana a noi sembra ormai persa su se stessa, mostra solo un grande spreco di energia ed affiora recentemente anche un po’ di routine. L’uso e abuso della conduzione porta spesso a essere meno sinceri. Talvolta ci si appoggia a espressioni di consuetudine che non provengono più dal cuore. E quando si paragona Caterina Balivo ad Antonella Clerici è come se si confrontasse Teodoli con Freccero, mitico direttore di Raidue. Comunque concludiamo con le parole di Capitan Frigus a proposito di Virus: “…Daremo più spazio al fact checking e introdurremo in studio una web room…”
I telespettatori sono avvertiti. Su Raidue si cambia! Anche canale!
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