“A torto o a ragione”, il programma che dovrebbe sostituire nella fascia pomeridiana di Raiuno lo spazio di Verdetto Finale non ha ancora un volto. Noi vi avevamo annunciato che, mentre si stavano svolgendo provini su provini per individuare il conduttore, (gli ultimi in ordine cronologico sono quelli di Lanfranchi e Ossini), la scelta sembrava invece fatta da tempo: Lorella Cuccarini, apprezzata da Giancarlo Leone, direttore di Raiuno e soprattutto da Lucio Presta, suo manager potentissimo.
IL COLPO DI SCENA – Ma ancora una volta c’è stato un colpo di scena. Qualcuno dei piani alti avrebbe mostrato un’energica avversione per Lorella, la più amata dagli italiani, e invitato @Giankaleone a fare una scelta con una conduzione più giovane. Si era pensato per un certo momento a Elisa Isoardi (sempre nella squadra Presta), ma nelle ultime ore si è affacciato di nuovo il fantasma del palcoscenico di Raiuno Massimiliano Ossini, il conduttore sostenuto da Antonella Clerici, che sarebbe stato preferito alla Lanfranchi. Quindi potrebbe essere lui il protagonista di “A torto o a ragione”. Il ragazzo più delicato della tv, il “passero solitario”, l’interprete ideale di una fiction su Giacomo Leopardi, avrebbe sbaragliato tutti. Noi a questo punto avremmo preferito il ruspante Flavio Montrucchio che ha dovuto sottoporsi a decine di provini, per poi essere scartato. Sicuramente impreparato ma con la sua bellezza avrebbe dato qualche brivido alle telespettatrici. Invece nessuna novità, la Rai sottostà ai soliti giochini di equilibrio, Massimiliano Ossini ci deve essere perché Carlo Conti farà Sanremo e il suo manager Capecchi dovrà pur ottenere qualcosa. Certo ci domandiamo ma chi comanda a Raiuno? Sicuramente non il direttore @Giankaleone. Ogni volta che decide qualcosa e l’annuncia al mondo viene smentito.
IL RUOLO DI PRESTA – Ormai le scelte editoriali spettano sempre agli agenti delle star, La7 ad esempio è in mano a Caschetto, Raiuno è toccata a Presta per il 90%, l’altro 10% a Capecchi. Basta vedere con quanta forza Lucio è riuscito a piazzare la moglie Paola Perego assicurandole prime serate e Domenica in, nonostante gli insuccessi garantiti dal bollino rosso dell’Auditel. L’aspetto più inquietante è che ovviamente in tutti i programmi sotto l’egemonia di Presta verranno inserite le altre figure professionali della sua scuderia: il regista, il musicista, gli autori, il costumista, forse anche i figuranti, nessuno sfugge, o sei del team Presta o resti fuori. E la famosa regola di utilizzare personale interno? Il dg Giggino Gubitosi se ne era fatto un vanto. Abbiamo in Rai tanti programmisti registi interni perché non usare loro? Insomma è la solita storia, ma d’altra parte non si sfugge a un sistema che si è incancrenito. Presta ha in mano Raiuno, i dirigenti interni non contano niente, per questo crediamo che Massimiliano Ossini dato per conduttore certo, non appartenendo alla squadra di Lucio, abbia nelle prossime ore vita assai difficile e di sorprese ne potremmo avere ancora molte. Soprattutto che sbuchi dal cesto magico di Presta qualche donzella della sua scuderia, come Venier o Dalla Chiesa o Isoardi, e se fosse ancora Lorella Cuccarini? Che gialli appassionanti la Rai ci propone ogni estate!
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