Mentre @Giankaleone direttore di Raiuno, dopo aver finalmente sistemato Paola Perego moglie di Lucio Presta a Domenica in (con la conseguente apertura di una linea produttiva di domenica, che non era stata prevista per lo spending rewiew), adesso con l’animo più leggero e tranquillo si può dedicare con il solito approccio professionale alla scelta del conduttore di “A torto o a ragione”.
LA LINEA EDITORIALE – Dal tormentone estivo sta uscendo fuori il nome di Massimiliano Ossini che sembrerebbe aver superato il provino. Si chiuderebbe con l’ultima pedina collocata e sostenuta da Carlo Conti, la completa copertura del palinsesto. Ma a questo punto sembrerebbe anche conclusa la fatica aziendale di Leone: ormai ha conseguito il diritto alla pensione e secondo una disposizione di Giggino Gubitosi, infatti, chi ha maturato gli anni dei contributi e l’età dovrebbe immediatamente uscire dall’azienda. Chissà se questa decisione sarà disattesa!? Ma al di là della pensione, ci sono molti malumori espressi anche dal Cda sulla linea editoriale del direttore di Raiuno, tutto questo farebbe pensare a un’uscita repentina. Molti stanno scaldando i motori per sostituirlo. Noi vogliamo mettere l’attenzione solo su un personaggio che si sta muovendo per arrivare a Raiuno: il direttore di Raidue Angelo Teodoli flopper incontrastato della tv.
ANGELO TEODOLI – Sicuramente la motrice dell’ex capostazione del palinsesto è il vicedirettore generale Antonio Marano. Leghista d’annata, abile ciclista, l’uomo che portò dopo Freccero Raidue allo sbando, ma che ha provveduto a imporre direttori su direttori, soprattutto sulla sua beneamata Raidue, quasi per un diritto ereditario. Marano dopo aver fatto fuori Massimo Liofredi che si ribellò alle sue imposizioni, scelse un fido cavallo di razza: Pasquale D’alessandro. Ma appena dopo un anno, visto i clamorosi insuccessi, abbandonò le redini e Marano mise subito al suo posto il condottiero di fiducia Capitan Frigus, ovvero Angelo Teodoli. I flop arrivarono uno dopo l’altro, in fila come tanti vagoni di un trenino colorato. Raidue ha accentuato i suoi difetti: una rete senza identità, abbassamento di ascolti, perdita di pubblicità, una certa approssimazione nel coordinare i programmi, un’offerta editoriale senza originalità e fantasia, quello che almeno si richiederebbe a Raidue. Ma in questi giorni quale sarebbe stata la pensata di Marano? Perché non mettere Teodoli a Raiuno? Al di là del sentimento di amicizia, ci sembra una scelta certamente azzardata. Basterebbe controllare o vedere qualche programma di Raidue per capirlo. Ma spesso non è la capacità che viene premiata. Certo si potrebbe introdurre anche un altro ragionamento, se c’è stato a Raiuno tutto questo tempo Giancarlo Leone che ha fallito in pieno i suoi obbiettivi perché non potrebbe sostituirlo Teodoli? In fin dei conti che sarà mai passare dalla padella alla brace?
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