Veronica Maya nasce a Parigi il giorno della presa della Bastiglia: 14 luglio 1977. Da oltre 18 anni si dedica allo studio della danza classica e poi contemporanea e si diploma con il primo ballerino del Teatro San Carlo di Napoli. Dopo aver lavorato nella compagnia di Danza di Renato Greco e Maria Teresa Dal Medico partecipa a varie tournée in Italia e all’estero come performer di musical. Nel 2001debutta in teatro con Amici miei con la regia di Mario Monicelli, infine il primo provino a Rai Sport per Dribbling Europei da Lisbona poi Sabato Sprint su rai 2. Nel 2005 passa a Rai Uno con Stella del Sud e poi altri programmi itineranti come Italia che vai e Linea Verde e due edizioni estive di Uno mattina. Seguono 8 edizioni di Zecchino D’ Oro, 6 di Verdetto Finale, una prima serata con Incredibile e la conduzione di diversi manifestazioni rai, molte delle quali legate alla danza. Oggi conduce ‘Dolce Casa’ e presto qualche novità… Il ritorno di Linea Bianca. Di seguito l’intervista con una conduttrice fra le più amate dal pubblico.
Non tutti sanno che ha iniziato la sua carriera come ballerina e coreografa di danza classica e moderna. Ha continuato negli anni a coltivare questa disciplina?
La danza è qualcosa che ti resta dentro per sempre. E’ stata la mia scuola di vita ed grazie allo studio di questa severa e meravigliosa arte che ho cominciato ad imparare le regole del palcoscenico, la disciplina, l’umiltà, il confronto, il sudore. Regole che poi ho trasferito in quello che è il mondo degli studi televisivi… che in qualche modo si assomigliano. Se e quando occorre rispolvero questa mia grande passione… è come andare in bicicletta, ti ricordi sempre come si fa.
Il successo è arrivato con il programma “Verdetto Finale”, cosa ha significato per lei?
Mi piace in genere mettermi in discussione, in gioco, anche con ruoli diversi rispetto a quelli in cui mi identifica il pubblico. Per cui parteciperei con grande entusiasmo ed ironia ad uno show di questo tipo… Sarebbe una bella occasione per tornare a fare ciò che ho sempre amato e a cui ho dedicato tanti anni di studio.
Noi di Cinque ci siamo domandati come mai lei a Verdetto Finale, nonostante i buoni ascolti, è stata sostituita da Tiberio Timperi a un mese dalla fine. Ha capito il perché?
Devo tantissimo a Verdetto Finale, un programma che è nato con me e grazie al quale sono cresciuta professionalmente ed umanamente. Ho raccontato oltre mille storie cercando sempre di immedesimarmi, di usare garbo nei confronti di chi ascoltava, rispetto nei confronti di chi raccontava il suo dramma. Il pubblico ha condiviso con me anche un passaggio importante della mia vita… Diventare madre, portando le mie gravidanze in tv, sostenuta dall’affetto di tutti, dimostrando che maternità e lavoro possono coesistere. E questo credo sia stato un bel messaggio, una grande fortuna e una bella opportunità che l’azienda mi ha dato. Fino a quel momento potevo parlare solo in quanto figlia, dopo la nascita di Riccardo e Tancredi ho potuto mettermi dalla parte dei genitori… parlando di amore, sacrifici e responsabilità. Non so perché sono stata sostituita. Forse perché bisognava sperimentare altro. Forse perché dovevo preparare Dolce Casa e quindi serviva una piccola pausa. Comunque a me è andata bene così.
Cosa pensa dell’esperienza estiva del programma mattutino “Dolce Casa” che sta ottenendo un lusinghiero successo? Può diventare un progetto per il futuro?
Credo che Dolce Casa resterà una parentesi estiva. Dopo un primo esperimento di Sit-Talk oggi siamo una pagina di approfondimento su macro temi di varia natura. Dal costume alla tv di servizio, con ospiti di rilievo e sicuramente un tempo sufficientemente lungo per poter approfondire… Il 5 settembre comunque finisce l’esperienza Dolce Casa. Mi piacerebbe poter ringraziare pubblicamente gli artisti protagonisti della Sit e le maestranze… Hanno fatto un lavoro straordinario dimostrando che Si Può Fare!
E’ vero che nel prossimo futuro la ritroveremo nel ruolo di cantante e ballerina? E in ogni caso cosa consiglierebbe alle giovani che intendono intraprendere la sua carriera?
Alle giovani consiglio di credere nel proprio talento, quando c’è, e comunque di studiare, sempre. Lo studio delle discipline artistiche, la propria cultura vanno alimentate quotidianamente, non ci si può improvvisare… E soprattutto di avere “testa” ma anche coraggio. Non bisogna avere paura di fare provini, il confronto fortifica e fa maturare. Io di provini ne ho fatti veramente tanti, come ballerina, come attrice e anche in tv… E ancora non ho smesso, proprio qualche settimana fa ne ho fatto uno, con l’emozione della prima volta ma con la grinta di chi vuole andare avanti. Ed è andata bene!
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