La Raitre di Angelo Guglielmi fu sicuramente innovativa e “intelligente” a tal punto che ancora oggi molti suoi programmi continuano ad avere successo. Paolo Ruffini fu un buon direttore perché custodì il patrimonio con molta cura e attenzione, sapeva quanto fosse importante la rete più originale della Rai. Ma poi giunse la coppia più bella del mondo, Gubitosi & Vianello, compagni di gioventù, un’amicizia consolidata nel tempo e nelle pizzerie. Insomma, un binomio perfetto per distruggere il patrimonio di Raitre.
IL NUMERO PERFETTO – Andrea Vianello, di mestiere conduttore televisivo, ha dimostrato di essere veramente un perfetto abbattitore di share: se c’era qualche programma che superava la temperatura del 10% doveva essere livellato, basti vedere la fine che ha fatto Licia Colò, cacciata in malo modo, e la partenza di Floris da Ballarò. Tutto deve essere riportato alla temperatura che Vianello ritiene la più giusta sulla sua rete 3, ovvero il 3% di share, il numero perfetto. E se sta anche sotto, tanto meglio.
SE IL PRESENTATORE DIVENTA DIRETTORE – L’abbattitore Vianello è intervenuto ovunque, gli è sfuggita solo la trasmissione Chi l’ha visto, ma il prossimo anno, se per qualche disgrazia dovesse ancora essere al comando di Raitre, provvederà a riportare sulla sua media glaciale anche quel picco odioso dell’11% che spicca nei grafici del Marketing. Tutto uniformato alla sua idea di televisione. Secondo noi Floris è andato via soprattutto per incompatibilità con il conduttore-direttore Vianello che sicuramente avrà espresso giudizi su Ballarò, immaginandosi lui stesso alla conduzione del programma. È la vita infelice del presentatore spinto da una forza estrema, quella di mettersi in mostra, e che invece si trova a diventare direttore: compresso in quel ruolo, gli resta poco per sfogare il suo esibizionismo, forse qualche presentazione dei programmi nella sala degli Arazzi, o in qualche spazietto dove viene intervistato da un collega benevolo.
IL FLOP DI MASTERPIECE – È inutile ricordare i programmi che sono scesi sotto la temperatura stabilita, ovvero il 3%: sono troppi, certo spicca Masterpiece, annunciato dal duo Giggino & Andreino come la rivoluzione della tv, un penoso esempio di programma culturale che costava 180mila euro a puntata e che è stato chiuso perché lo vedeva appunto soltanto il duo Giggino & Andreino.
DA LICIA COLÒ A CAMILA RAZNOVICH – Comunque il Vianello abbattitore procede nella sua opera di distruzione feconda, con l’appoggio unanime del Cda (qualcuno prima o poi chiederà i danni a questi consiglieri di Amministrazione sconsiderati?) e ha scelto per la sostituzione di Licia Colò una certa Camila Raznovich (pochi la ricorderanno in un programmino notturno dal titolo Loveline in cui si discerneva di sesso) ma ideale per il direttore di Raitre, perché se il canale è Tre, tre deve essere l’ascolto.
DA FLORIS A MASSIMO GIANNINI – Altra memorabile decisione sicuramente fatta in pizzeria dal duo Giggino & Andreino è stata quella di scegliere per Ballarò un giornalista esterno. Possibile che su 1700 giornalisti Rai non ci sia una buona anima in grado di farlo? Oltretutto si va a prendere un signore che non ha alcuna esperienza di conduzione, ovvero Massimo Giannini, vicedirettore di Repubblica. Scelta giusta, si dirà, per abbassare quell’odiosa punta di share intorno al 13% di Floris. Per noi, vista la caparbietà del direttore Andrea Vianello nel riportare la rete sulla sua idea di tv, immaginiamo che sarà bravissimo a centrare il suo obiettivo e quello di Giggino, e che, per la prossima stagione, Raitre perderà ancora, almeno il 3% di share. Il numero perfetto, da giocare anche sulla ruota di Napoli.
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