Rai, big coperti di euro e collaboratori al minimo

In azienda ci sono intoccabili e sfruttabili

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Spesso l’azienda Rai è definita Mamma, o Sprecona, o Ricca. Effettivamente come in tutte le società ingiuste ci sono i manager e i giornalisti che guadagnano molto, (anche se lo stipendio massimo è stato fissato sui 250.000 lordi l’anno pensiamo che sia sempre una gran bella cifra).

Poi ci sono le cosiddette star che incassano cifre oltre il milione di euro, ma al disotto esiste anche una Rai povera, che sta subendo moltissimo dalla crisi ed è tartassata dall’accanimento che la direzione generale sta rivolgendo sulle fasce più deboli dell’Azienda.

I PROVVEDIMENTI – Sono stati eliminati gli straordinari: spesso un dipendente rientra nel reddito che prevede le 80 euro di Matteo Renzi, ma è con loro, i programmisti, gli impiegati, gli assistenti, i tecnici che si manda avanti la Rai, l’azienda più obsoleta del mondo, pensate che solo adesso si sta iniziando la digitalizzazione. D’altra parte Giggino il dg non può toccare gli stipendi dei giornalisti (minimo sui 5000 euro mensili), non può toccare i privilegi dei manager, auto sopra 3000 di cilindrata e benzina rimborsata fino a 13.000 chilometri all’anno, non può ridurre le somme fantasmagoriche delle star, quindi il risparmio si fa sulle fasce più deboli. Riduzioni, eliminazione di tutti i benefici legati al lavoro, niente più straordinari, turni massacranti senza compensi ecc ecc.  Ma l’aspetto più sorprendente e drammatico è che anche nei rapporti con i collaboratori esterni esiste un peso e una misura, mentre qualche bionda conduttrice ha avuto consistenti aumenti di stipendio (motivazione: più vai giù più ti tiro su) e altre star procedono alla grande.

I “TOP PLAYERS” – Con il pezzetto in più di un nuovo programma una diva naviga sopra il milione e mezzo di euro, anche la mitica moglie di Lucio Presta Paola Perego continuerebbe ad avere per “Domenica in” un ingaggio elevato. Nessuna richiesta di ritocco per lei, d’altra parte chi porta al collo una collana con tanti flop non può essere disturbata da un miserevole abbassamento. Per Giletti invece, unico caso di ascolto ottimo, è stata effettuata una bella rivisitazione del budget. E mentre ci sono autori dorati che prendono anche 1.000 euro a puntata, esistono altri collaboratori esterni, autori ai testi, scenografi, costumisti, registi, che stanno invece ricevendo continui ricatti.

lNGIUSTIZIE – Sono ancora una volta le fasce più deboli che devono pagare di più: O così o niente contratto. Quindi chi prende 80 euro lorde a puntata ha avuto la sorpresa di trovare nel contrattino 20 euro di riduzione. Altri 10 euro, altri 25 euro, niente più trasferte rimborsate. Bisogna calcolare che molti di questi professionisti non hanno fatto mai causa all’azienda, sono stati sempre buoni, ma che tocchi proprio a loro a pagare per tutti, ci sembra una vera ingiustizia. Ma Giggino il dg come si sa, da sempre guarda in alto, e quei fastidiosi brusii che vengono dal basso lo stanno solo irritando. Molti raccontano che Luigi Gubitosi durante le riunioni avrebbe spesso chiesto a che cosa servisse pagare un regista, un costumista, un arredatore… non erano figure tutte uguali? Purtroppo noi non dobbiamo mai dimenticare che il dg e i suoi collaboratori vengono dalla Fiat e dalla telefonia, un mondo metalmeccanico che poco appartiene alla tv. L’unica speranza è che si faccia presto un treno speciale per consegnare loro, tutti insieme, a qualche azienda benevola che ha bisogno di contabili, usurati e non aggiornati, a stipendio dimezzato. Si avvicinano le ferie e ci piace sognare…

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