Ieri sera facendo zapping m’imbatto in un programma di contenuto, montato bene, condotto con chiarezza da Mario Tozzi. L’idea non è nuova. Una macedonia di tutti i programmi già condotti dal noto geologo. Gaia il pianeta che Vive, Terzo Pianeta, Tellus su Radiodue, La Gaia Scienza de LA7, il tutto con un pizzico di Report per il taglio d’inchiesta. L’idea è della premiata ditta.
Non mi riferisco al quartetto comico Insegno, Ciufoli, Draghetti, Foschi ma alla più recente coppia d’inventori televisivi di Raiuno Ludovico Di Meo e Daniele Cerioni. Già noti per un altro marchio di successo, Petrolio.
RAITRE INVECE CHE RAIUNO? – Nulla da dire sul contenuto e la confezione, l’esperienza maturata nel settore grafico di uno degli ideatori si vede tutta, ma poco adatto al pubblico di Raiuno. Per i temi e per i suoi messaggi “ansiogeni” questo programma andrebbe bene per la terza rete, come lo stesso Petrolio. Raiuno è la rete generalista per eccellenza, ma con canoni editoriali ben definiti. Non è possibile trasferire il dna di RAITRE su RAIUNO creando confusione nei telespettatori e nei palinsesti Rai indipendentemente dal buon ascolto all’ 8.92%Tutto ciò a discapito del prodotto principale della rete. Il pubblico della rete ammiraglia si forma infatti sui programmi del mattino, lì vanno concentrate le menti e le risorse. Alle inchieste ci pensa il TG UNO, con la sua professionalità ed esperienza. TVSETTE non può essere imitato e parafrasato. E’ vero che il primo amore non si scorda mai. Di Meo al TG UNO, Cerioni a Raitre: chissà che questi echi nei palinsesti non annuncino un imminente loro ritorno dove hanno lasciato il cuore!
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