Rai, grande attesa per il “nuovo” Ballarò: sfida tra Giannini e Floris

I conduttori, strapagati, riusciranno a trovare il modo di fare ascolto con la politica? L'unico che ci sembra sulla strada giusta, per ora, è Michele Santoro

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Giovanni Floris sarà il primo a partire con “20 alle 20”, la striscia quotidiana che andrà in onda da lunedì 8 settembre su La7. Il 9 settembre tornerà Bruno Vespa a “Porta a Porta” su Rai1, l’11 settembre in seconda serata su Canale 5 sarà la volta di “Matrix” con Luca Telese, il 15 settembre su La7 salperà “Piazza pulita” con Corrado Formigli che andrà contro “Quinta Colonna” di Paolo Del Debbio su Retequattro. Nicola Porro su Rai2, con “Virus”, sfiderà Santoro su La7, dal 25 settembre. La “Gabbia” di Gianluigi Paragone andrà in onda domenica 21 settembre in prime time. Insomma sembra ormai che la tv si sia trasformata in un enorme contenitore di talk show politici.

TALK SHOW POLITICI – Un genere che costa meno dell’intrattenimento (escluso il compenso del conduttore) e che ha portato nel tempo ascolti degni. I conduttori del talk show politici ormai hanno soppiantato sia nella paga che nell’immaginario i Baudo, le Carrà di un tempo. Soprattutto La7 ha costruito i suoi palinsesti di prima serata su questi appuntamenti. Ma il mercato come li accoglierà? I telespettatori imbrigliati ormai in una crisi economica che sembra eterna avranno ancora voglia di ascoltare e rivedere in tv i loro drammi quotidiani? E i conduttori riusciranno a trovare il modo di fare ascolto con la politica? L’unico che ci sembra sulla strada giusta è Michele Santoro che avrebbe scelto il suo nemico da abbattere, dopo Berlusconi, Beppe Grillo. Ma Renzi e le sue giovani ministre saranno capaci di tirar su l’auditel?

LE SFIDE – Noi pensiamo che non sarà facile, ma seguiremo con attenzione tutte le sfide, soprattutto quella che si aprirà martedì 16 settembre quando il nuovo Ballarò condotto da Giannini su Raitre si confronterà con Floris su La7. C’è tanta attesa, e per adesso gli unici segni su cui possiamo lavorare sono i due promo che lanciano le due trasmissioni. Quello di Floris ci sembra molto congeniale: un gruppo di persone che esce da una casa per infilarsi nello stabile de La7, si notano molte categorie sociali: dal poliziotto al medico, dal professore all’operaio, sembrano essere state scelte con cura, quasi a immaginare la composizione del target delle sue precedenti trasmissioni. Perfetta come comunicazione, in più si sente solo la voce, ma non si vede Floris. Purtroppo nello spot di Ballarò di Raitre si vede Giannini. Un sorrisino di chi la sa lunga, con quella leggera arroganza che non ispira simpatia. Lo spot non ha un’idea (come capita da tempo con il direttore Vianello) ed è stata scelta la soluzione di far vedere altri volti di persone, non particolarmente belle e sufficientemente tristi. Chissà quale meccanismo si nasconde dietro questa comunicazione? Ma noi aspettiamo fiduciosi, anche perché sappiamo che tutto quello che tocca il dg Gubitosi rifulge, come abbiamo visto recentemente anche negli ascolti di Petrolio.

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