«Il mio obiettivo è fare un programma che non sia nè di destra nè di sinistra, ma fare buon giornalismo. Quello che vogliamo fare è trattare tutti allo stesso modo, da Renzi e Berlusconi, è quello che facevo a Repubblica». Massimo Giannini presenta così il ”suo” Ballarò che parte domani alle 21.05 su Rai3. Nella prima puntata della tredicesima edizione gli ospiti saranno Romano Prodi, Graziano Delrio, Ferruccio De Bortoli e Roberto Benigni.
LA CONFERENZA STAMPA – In conferenza stampa per presentare il nuovo corso della trasmissione dopo l’addio di Floris, il direttore di Rai3, Andrea Vianello, sottolinea che «Ballarò è uno dei brand più strategici della rete e della Rai. Giannini – spiega – è un grande acquisto, autorevole e competente». Rispetto alla decisione di coptare un giornalista esterno anziché utilizzare risorse interne alla Rai, Vianello osserva che la Rai deve essere la «culla delle migliori professionalità. Per noi Giannini è un campione». E assicura che quest’anno la trasmissione «non costerà di più, il budget è lo stesso dell’anno scorso». Anche la partecipazione di Benigni, spiega Giannini, è «un regalo a Ballarò e alla Rai, lo fa gratis». L’ex vice direttore di Repubblica sottolinea che la filosofia della nuova edizione sarà quella di «un rapporto forte con il territorio: cercheremo storie, nuovi personaggi ma soprattutto notizie».
LE NOVITÀ – Tra le novità il contributo di Ilvo Diamanti, la sondaggista di fiducia di Berlusconi Alessandra Ghisleri e la presenza di comici a rotazione in apertura di puntata, poi negli ultimi cinque minuti spazio a ”Il Candidato”, web serie satirica di 20 puntate, prodotta da Rai Fiction che vede protagonista Filippo Timi nel ruolo di uno sprovveduto candidato alla presidenza del Consiglio alle prese con un’improbabile campagna elettorale. Rispetto al competitor Floris, Giannini assicura che l’auditel «non sarà una mia ossessione, ma vogliamo vincere tutto. Usando una metafora calcistica – dice il giornalista – sono due campionati diversi, la Rai ha una missione culturale che gli altri non hanno, noi dobbiamo fare il campionato della qualità». Cambia anche la sigla che ha beneficiato di un restyling grafico e musicale: il tradizionale motivo Jeux d’enfants di Rene Dupe’re è stato riarrangiato da Ivano Fossati.
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