Chi stamani ha potuto vedere e sentire Antonella Clerici furiosa per l’ascolto dei “I dolci dopo il tiggì”, deve aver avuto paura.
I DOLCI DOPO IL TIGGÌ – Una collera inarrestabile, ma sembrerebbe che soprattutto si sia arrabbiata con se stessa. Si sarebbe accorta infatti di essersi fatta convincere e un po’ “intortare” da Leone, direttore di Raiuno per fare quel programma che d’istinto le rimaneva da subito indigesto. In più c’è la beffa che la irrita ancor di più: molti penseranno che Antonella lo faccia solo per vile denaro, in realtà, sembrerebbe che per confezionare e condurre “I dolci dopo il tiggì” non abbia invece avuto un euro in più di compenso. Gratis, ci sarebbe da urlarlo in giro, avrebbe pensato Antonella Furiosa. Un 8,8%, di share sta diventando più di una preoccupazione, è una vera catastrofe. Non ci sono più giustificazioni. @Giankaleone si sarebbe celato con il solito garbo che lo contraddistingue, dietro un angolo segreto di viale Mazzini, pronto a scappare con la bicicletta elettrica. Ma ormai tutti lo sanno. Non ha più scampo. L’idea di mettere i dolcetti dopo il tg è stata sua e del suo fido pasticcere Lucio Presta e ha continuato nell’opera ponendo alla conduzione di “Torto o a Ragione” Monica Leofreddi che fa un drammatico 9% di share, il pubblico del bel pisolino.
IPOTESI CHIUSURA – Certo il totale diventa buono come ascolto: 9+8= 17. Era forse la previsione che qualcuno avrebbe osato immaginare, tempo addietro? Ormai siamo arrivati alle pentole che vengono sbattute in malo modo sulla cucina della Prova del Cuoco, (in senso figurato) e come avevamo già previsto prima che il programma raggiunga l’uovo sodo ovvero lo zero assoluto, qualcosa si dovrà fare. L’ipotesi che Antonella Furiosa chiuda il programma si fa sempre più vicina. Qualcuno dice che mancherebbero ormai poche ore. Certo @Giankaleone non sembra comunque preoccupato. In fin dei conti lui riesce sempre a far sembrare bella anche una figura brutta. Ne ha accumulate così tante che ormai forma una collana di luccicanti flop. Suggeriamo che anche questo mirabolante monile sia messo al Museo della tv di Torino accanto al famoso “Bilancino”. Forse sarà necessario predisporre un padiglione “@Giankaleone”, a futura memoria. Continua…
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