E’ ancora presto per fare un bilancio della nuova “Vita in diretta” condotta da Cristina Parodi e Marco Liorni. Quello che possiamo dire con certezza è che il programma é assolutamente migliore rispetto all’edizione dell’anno precedente condotto da Paola Perego e Franco di Mare.
NUOVO TEAM – La nuova squadra è riuscita a far dimenticare la penosa esperienza del duo Floppers, sparita quella tenebrosa scenografia, scomparsi i tentennamenti dei due conduttori, l’atmosfera melensa è stata soffiata via in un attimo, insomma finalmente ci troviamo a vedere un programma normale. Ci sono le scalette sensate, i due conduttori si alternano con garbo e simpatia. Certo il confronto con Pomeriggio 5 continua a essere perdente, Barbara d’Urso sembrerebbe sulla strada di vincere anche quest’anno.
CAPACITÀ COMUNICATIVE – Un fenomeno che spesso viene liquidato con delle considerazioni banali: la D’urso è volgare, tratta temi scabrosi, per questo è vincente. A noi sembra che la conduttrice di Pomeriggio 5 sia invece una donna che vince perché la sua capacità di comunicare è assolutamente eccezionale. Parla con grande calore al suo pubblico, lo sa guardare in faccia e sicuramente a casa la sentono presente, una figura che sta con loro, un’amica. Una maestra quindi della conduzione tv, non l’abbiamo mai vista specchiarsi nello schermo della tv per ammirarsi, ma sempre è protesa verso il suo pubblico. Mentre quindi Pomeriggio 5 si conferma un programma caldo e possente, se dobbiamo fare il confronto, la Vita in diretta pecca invece di una certa freddezza.
I LIMITI – Sembra di entrare in un salotto meneghino, dove ogni cosa è a posto, nessuna sbavatura, talmente a modino che molto pubblico rinuncia a frequentarlo. Parodi è una specie di robot, non sbaglia mai, come quando faceva il tg, sa fare le domande, si veste come una maestrina di Bergamo di domenica, ma sicuramente è priva di un pizzico di passione italiana, gli ingredienti ci sono tutti ma mancano gli aromi, il basilico ad esempio, o un po’ di cipollina fresca, e magari qualcosa come i bucatini alla amatriciana. Anche Marco Liorni è stato contaminato da questo clima austero, lui è un conduttore sensibile, riservato, con Mara Venier riusciva ad aggiungere simpatia e passione, con la Parodi subisce l’atmosfera e accentua il suo temperamento da bravo ragazzo introverso. Comunque gli ascolti della Vita in diretta confermerebbero questo trend, ma a Raiuno probabilmente si dirà che quest’anno lo share non conta niente (si dice ogni volta che si perde) e poi che questa Barbara D’Urso è così volgare…
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