Da un flop all’altro, l’addio a viale Mazzini di Maria Pia Ammirati

Trasferimento (dorato da 12mila euro più benefit) alle Teche per l'ex vicedirettore di Raiuno

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La Rai in queste ore sta “festeggiando” con sommo gaudio la partenza di Maria Pia Ammirati che da vicedirettore di Raiuno è stata nominata direttore delle Teche. Un addio al settore editoriale dove per anni è stata una dirigente potente, (prima di andarsene è riuscita anche a riattivare il programma fantasma di Raiuno “Leader. Femminile Singolare”, condotto dal suo pupillo Franco di Mare e fortissimamente voluto da lei, che tornerà in onda tra poche settimane).

I MIGLIORI FLOP RAI – L’ex vicedirettore di Raiuno lascia dietro di sé il ricordo dei migliori flop della Rai. I principali: Uno mattina che sotto le sue ali protettrici è scesa di circa dieci punti di share in pochi anni o La Vita in diretta del 2013 con una voragine di circa 8 punti. Quindi un respiro di sollievo per tutti, soprattutto per i telespettatori che finalmente rivedranno programmi normali, non inzeppati di politici che la dottoressa Ammirati ha sempre seminato con passione in ogni spazio della sua tv (chissà perché?).

UNA RIMOZIONE DORATA – Il primo pensiero, quello meno cattivo, è che la ex vice direttore sia stata trasferita proprio per ridare slancio alle fasce del day-time di Raiuno. Cosa vuol dire per Maria Pia Ammirati essere diventata direttore delle Teche? Innanzi tutto aver raggiunto la periferia dell’Azienda. In Rai si dice: “Se non stai attento ti mando alle Teche”. Una sconfitta personale, lei che era stata sicura di diventare Direttore di Raiuno, poi di Raidue, poi di Rai 5, poi di Rai Cultura, non è riuscita a raggiungere nessuno degli obbiettivi, tutti progetti andati in fumo. Comunque assistiamo ancora a una lussuosa operazione che si permette la Rai: Maria Pia Ammirati è stata “spostata per essere promossa”? Uno stile che è sicuramente in contrasto con tante chiacchiere di efficienza ed economia che il dg Gubitosi sta facendo senza alcun pudore. Diventare direttore vuol dire raggiungere uno stipendio netto di circa 12 mila euro al mese, avere due segretarie, stanze megagalattiche, 13mila chilometri di rimborso benzina, le auto in leasing si riducono a una spesa bassissima, tipo una Range Rover non più di 150 euro al mese, ma soprattutto l’accesso al mitico garage di via Caposile dove si posteggia l’auto a circa 150 metri dall’ufficio e non si deve più combattere per trovare l’odioso parcheggio. Quindi Maria Pia Ammirati è stata compensata alla grande come sempre: chi si dimentica il favoloso aumento di stipendio che le elargì l’amica Dg Lorenza Lei ( a proposito che fine ha fatto?)?

L’AUSPICIO – Certo la sede delle Teche sta fuori dal palazzo di viale Mazzini, anche se accanto al bar Vanni, e non è cosa da poco, si perdono spesso i contatti che contano. Comunque per adesso nel nuovo settore delle teche, dove si studiano e catalogano come in una biblioteca i filmati della Rai, il direttore Ammirati non interverrà più sui progetti editoriali in diretta (una buona notizia), ma si interesserà del passato e chissà che finalmente vedendo e rivedendo il repertorio Rai non impari a fare della buona televisione?

 

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