Cristina Parodi, soprannominata Lady Gori dopo la vittoria del marito alle comunali di Bergamo, ieri si è confessata con una intervista al quotidiano “Il Tempo” di Roma, facendo un primissimo bilancio della esperienza alla conduzione de La vita in diretta che secondo lei è cresciuto fra i più giovani. E ha aggiunto alcune interessanti considerazioni.
LA POLITICA IN TV – «Secondo me – ha detto – con la politica in tv si è esagerato nelle passate stagioni. Grandi contenitori, talk show, tutti a parlar di politica. Poi con il cambio di Governo, l’attenuarsi della contrapposizione politica – Silvio Berlusconi non c’è più (al Governo) – la tensione e l’attenzione sono scese di molto». Se non fosse, verrebbe da dire, che la scena mediatica e televisiva oggi la occupa tutta il ‘comunicativo’ e loquace Matteo Renzi. Parlando poi della doppia conduzione com Marco Liorni ha accennato alla sua precedente esperienza al Tg5 di anni fa con Enrico Mentana.
COMPLICITÀ – «Francamente non mi trovai bene – ha aggiunto -. Funziona se c’è sintonia, complicità ed amicizia tra i due conduttori. Devo dire che con Marco c’è molta sinergia, forse perché siamo un po’ simili ed un po’ complementari. Mi trovo molto bene, si crea quella naturalezza che poi arriva al pubblico come un punto di forza del programma». Per quanto riguarda la scelta dei temi «è come annusare le tendenze…Non c’è una regola: scegliamo pure argomenti non popolari, non facili, come l’usura, la mafia, la camorra». Infine una considerazione sulla cronaca nera che sui media ‘tira’ molto come ben sanno gli addetti ai lavori: «La nera al giorno d’oggi riscuote successo di pubblico perché la gente ha voglia di fuga, ciò che è narrazione attrae con più facilità. Dopo tante chiacchiere, il pubblico si aspetta dei fatti più che delle parole. E grida il proprio basta alle discussioni sulla politica che, alla fine, non portano mai ad un cavolo».
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