Martedì scorso i telespettatori hanno subito l’interruzione delle trasmissioni in diretta a causa dello sciopero dei “tele cine operatori” del servizio pubblico. Un braccio di ferro iniziato qualche anno fa. I motivi sono tanti. Uno di questi ad esempio è la resistenza da parte della categoria ad accettare l’irrefrenabile e indiscriminato utilizzo da parte delle produzioni (programmi di attualità e cronaca) di contributi filmati realizzati là per là da collaboratori con i propri telefoni cellulari (risparmiando notevoli spese e arrivando in maniera veloce sulle notizie). La Rai per poter competere con la concorrenza (agguerritissima sul terreno dell’innovazione) sta cercando di adeguare la sua organizzazione, chiaramente mettendo in allarme cameraman, specializzati, e tecnici.
A causa dello sciopero annunciato qualche giorno prima, i palinsesti hanno organizzato alcuni “paracadute” chiedendo alle varie redazioni e strutture di realizzare dei “bobinoni” con un rimontato degli stessi programmi già andati in onda. Una sorta di “meglio di” degli ultimi due mesi di programmazione. A questo punto, mercoledì 5 Novembre, alle ore 10 è successo il patatrac! All’arrivo degli ascolti ecco le rivelazioni. In sostanza in alcune fasce orarie repliche e “meglio di” hanno fatto più ascolto dei programmi in diretta. L’esempio lampante che ha generato attenzione al settimo piano di Viale Mazzini è stato il buon risultato della mattina a Rai Uno.
Pensate UNOMATTINA (rimontato con pezzi scelti di interesse e utilità) ha totalizzato il 19% di share. Storie Vere (sempre “meglio di”) 18,28%. La cerimonia presenziata dal Presidente Napolitano (udite, udite) 15,89% in diretta. Al termine per coprire quindici minuti un altro pezzetto di “Storie Vere” 14,43%, che ha invaso l’orario dell’altro programma, mantenendo un buon ascolto (dal 15,89% del Presidente si è perso solo un punto e mezzo. Solitamente “A conti fatti per fare il 14% deve augurarsi che Storie Vere rastrelli almeno un 18%). Stranamente nessuno ha preparato un piccolo rimontato di A CONTI FATTI (ad esempio i consigli di Elisa). Nessuno degli autori fortemente voluti e sostenuti dalla conduttrice si è preoccupato di avvertirla (pare) né di proporre un montaggio di contenuti “adatti” da mandare in onda per coprire lo spazio. Per questo motivo pare la bravissima conduttrice, pilastro portante della mattina, erede del “baffino nazionale” abbia messo in riga tutti i componenti della ormai famosa “Capanna dello ZIO…LUDO” (per gli amici). Grazie allo sciopero dei cameraman abbiamo capito che “a conti fatti” meglio un rimontaggio che “rimestare”.
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