Come avrebbe detto il Divo Andreotti, “a pensar male non si sbaglia mai”… Così senza volerlo, anche se (e ne siamo convinti) non vi è alcuna competizione fra Elisa Isoardi ed Eleonora Daniele (entrambe belle e capaci conduttrici professioniste), non sfugge che fra i cultori della materia la questione si dibatta. Forse apparentemente, ma è un fatto che Riccardo Bocca che cura sulla rivista L’Espresso il suo colto e pungente blog sulle trasmissioni televisive, il paragone (anche se involontario) lo ha fatto.
IL PANEGIRICO ISOARDIANO – Infatti, leggendo la sua ultima succosa creazione di ieri, si capisce che Elisa gli piace davvero. Titolo: “Elisa dei risparmi”, con riferimento alla trasmissione “A conti fatti” che la bella Isoardi cura su Rai Uno. Leggete cosa scrive fra l’altro: «Basta seguire dal lunedì al venerdì alle 11.10 “A conti fatti”, e lasciarsi trasportare dal dio Buonsenso. Perché questo è l’hard business su cui tutto è basato». E aggiunge: «In tempi amari di crisi, con la malinconia del vuoto compressa nei portafogli, si lancia una trasmissione che parla di cibo e risparmio. E lo fa, per fortuna, non con l’aria tremebonda di chi si piange addosso, ma al contrario con piglio di chi non vuole arrendersi». Merito di tutto l’impianto, basato su informazioni di praticità evidente». Ma merito anche di Elisa che finalmente fa infilare a Rai Uno «una strada per abbracciare l’alto e basso: sia sociale che concettuale». Perché «se da una parte si elencano i pezzi di carne che hanno ottima resa e ancor migliore risparmio, dall’altro si ragiona di sofisticazioni e altri temi simili».
LA DANIELE MASSACRATA– Se invece scorriamo l’articolo dell’autore nella stessa rubrica dell’Espresso del 6 ottobre (apparso anche sull’edizione cartacea del settimanale, cosa che non è avvenuta per Elisa che resta solo online) troviamo un commento a dir poco ingeneroso sulla trasmissione «”Storie vere” purtroppo» (è nel titolo) condotta da Eleonora Daniele. «L’altra mattina – scrive Bocca – alle ore 10 ho avuto l’entusiasmante onore su Raiuno di assistere a un programma catalogabile nel tabellame dell’allucinatorio». Una visione «sconsigliata ai fragili di mente e a tutti coloro che hanno ancora qualche affetto per il mezzo televisivo». Perché Storie vere è addirittura «una discesa agli inferi – del buon gusto, dell’interesse, e del suicidio del servizio pubblico». Una «carneficina emotiva» di gusto «indigeribile» che infila «uno sull’altro casi di cronaca pulp, dove persone anziane subivano tutto il subibile in circolazione», scriveva impietoso il Bocca, riferendosi alla puntata appena vista. Non mancano poi apprezzamenti piuttosto pungenti sulla conduttrice che si propone al pubblico con una «postura in bilico tra il supponente e il distaccato, che la consacra regina dell’evitabile mattutino». Per non parlare «del (suo) vezzo di sedersi da un lato, emulando in questo senso Maria Crudelia De Filippi (senza però avere il suo telecarisma)». Per concludere la sua requisitoria con il seguente invito: «In attesa che qualcuno si desti, in Rai, e inviti “Storie vere” a innalzare i propri standard, non resta che rivolgersi alla conduttrice Daniele, e comunicarle in via ufficiale che non si dice «punti di sùtura», ma di «sutùra». Errore linguistico colto al volo dall’arguto commentatore.
INEVITABILE COMPETIZIONE? – Due programmi diversi, diverse le conduttrici, direte voi, e allora dove sta la competizione? Beh, sul fatto che le due trasmissioni occupino la mattinata dell’Ammiraglia Rai. Poi, ancora, nel fatto che entrambe le avvenenti fanciulle abbiano condotto nella loro carriera Rai la trasmissione “Uno Mattina”, una dopo l’altra. Sul fatto ancora che siano due rampanti conduttrici quasi coetanee, almeno crediamo (ma delle signore non si dice mai l’età) che mirano a raggiungere i fasti della Grande Antonella Clerici. Purtroppo il destino vuole che Eleonora debba metter mano alla truculenta cronaca nera, mentre Elisa può deliziarci sulla qualità di cibi degni della raffinata selezione di Eataly.
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