Rai, Franco Di Mare: leader sì ma alla fiera delle banalità

Bocciato il suo programma: si è appeso da solo come un quadro nella galleria delle vanità, ospite in ombra e studio pieno di luce

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Franco Di Mare assente da Uno Mattina
Franco Di Mare assente da Uno Mattina

Bello da morire. Franco Di Mare finalmente solo di fronte alle sue donne, ha dato il meglio di sé nel programma d’antan “Leader. Femminile Singolare”, in onda sabato su Raiuno alle 16.25.

DI MARE IN PRIMO PIANO – Protagonista assoluto, senza qualche conduttrice fastidiosa al fianco, si è appeso da solo come un quadro nella galleria delle vanità. La regista, anche lei di antica data, ha voluto rischiare con i primissimi piani del suo beniamino, svelando però non l’arguzia di Franco Di Mare ma solo il piacere di riflettersi nello specchio della sua tv.

Certo l’occhio del conduttore risultava poco espressivo, la voce troppo impostata, da vecchio attore di teatro, ma lui imperterrito ha lanciato nell’etere tanti chicchirichì.

QUANTA LUCE – I primi piani strettissimi, leggermente sfondati, con doppio filtro sull’obbiettivo per togliere le rughe e le imperfezioni del volto, gli hanno dato un’aria ancor più irreale del solito.

Di luce ce n’era molta a disposizione grazie allo sponsor Enel, e il direttore della fotografia l’ha usata tutta, in maniera così ridondante da dar fastidio agli occhi. Era come se uno avesse usato troppo peperoncino rosso per condire un piatto scialbo.

CASELLI IN OMBRA – Anche la povera Caterina Caselli, protagonista di “Leader. Femminile Singolare”, gran donna in verità, era martoriata da riprese che ritoccavano il suo volto elettronicamente e che ottenevano l’effetto opposto, dando più rilievo alla sua età. Il dato più sconcertante è stato che se qualcuno avesse contato i primi piani, dalla somma totale Franco Di Mare ne ha avuti di più della Caselli.

Era in fin dei conti giusto perché il programma si è fatto solo per lui. Perché altrimenti non si è capito a cosa potesse servire sostituire “Easy driver”, dove si esibiscono macchine nuove fiammanti e da sogno, con un documentarietto condotto da un presentatore d’epoca.

RITRATTO IN CHIAROSCURO – Comunque cosa siamo riusciti a capire di “Leader. Femminile Singolare”? Che Caterina Caselli è una donna ricca, che è una brava manager che ha scoperto Bocelli, Elisa e poi e poi… Una donna che ha tanto faticato per avere successo, anche se ha ereditato una casa discografica.

Insomma tutti scoop dell’inviato di guerra Franco Di Mare. L’impianto narrativo di “Leader. Femminile Singolare”, dove hanno lavorato la crema degli autori della Rai, era sostenuto da molte gittate di repertorio tv, cementate qua e là tanto per coprire il tempo che non passava mai.

Anche Caterina Caselli signora della musica italiana avrebbe meritato un altro trattamento, invece è diventata alla fine, solleticata dalle intelligenti domande di Franco Di Mare, un quadro dipinto in maniera approssimativa, da appendere nella galleria delle banalità.

CITAZIONI DOTTE – Ultima considerazione il programma è stato ovviamente realizzato in appalto, purtroppo all’interno della Rai c’era la disponibilità dei due operatori e le due telecamere HD, un parco luci di 30 chilowatt, ma non erano in dotazione i quattro filtri per togliere le rughe e quindi è sorta la necessità di accedere a un’azienda esterna.

Finiamo con una citazione, Di Mare ha scomodato Shakespeare, noi il suo collega napoletano Libero Bovio (Don Liberato si spassa, 1937): «Gratta la modestia del grande uomo, e verrà fuori la vanità della sciantosa».

 

 

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