Infuria la polemica sul web dopo la puntata di Piazzapulita andata in onda ieri sera. E, al centro del dibattito c’è, ancora una volta, il caso espulsioni del Movimento 5 Stelle. A destare clamore è stato l’abbandono dello studio da parte dell’ultimo (per il momento) parlamentare 5Stelle epurato, Massimo Artini, in aperta polemica con Corrado Formigli.
COSA È SUCCESSO A PIAZZAPULITA – Il programma di Formigli aveva infatti trasmesso due telefonate registrate di nascosto dall’inviato di Piazzapulita. Una tra il capogruppo del Movimento 5 Stella alla Camera, Alessio Villarosa, e Artini; l’altra tra quest’ultimo e il premier Matteo Renzi. Nella prima conversazione si capisce come Villarosa esprima la sua vicinanza al collega e critichi la decisione presa da Beppe Grillo senza consultare il Movimento. Nella seconda è il Presidente del Consiglio a manifestare la propria solidarietà all’epurato 5 Stelle che peraltro conosce da quando entrambi avevano 14 anni. I due sono infatti originari del Val d’Arno. Renzi di Rignano, Artini di Figline. Entrambi studenti poi al Leonardo Da Vinci. Nella telefonata “rubata” da La7 si sente l’ex 5Stelle che ringrazia il premier e poi, con marcato accento toscano, se ne esce con la sibillina frase “la frusta per il su’ culo, comunque, eh…”.
L’ATTACCO DI ARTINI A FORMIGLI – Artini, ovviamente, non ha gradito affatto la messa in onda a tradimento di quelle telefonate: «Questa cosa non è rispettosa – ha attaccato – e l’altro spunto, e lo dico perché potrebbe andare in onda tutta la telefonata, è venuto da parte di Matteo Renzi non appena ero stato microfonato. Renzi è della mia stessa città, lo conosco da tempo». «Ha parlato al telefono con Matteo Renzi. Guardi che non c’è niente di male» si è inizialmente giustificato Formigli. Artini però ha insistito: «Non ho mai fato parte di trasmissioni televisive. Molti di voi non mi hanno mai visto. Noi come M5S siamo entrati in Parlamento anche per cambiare l’informazione, per renderla diversa e per fare in modo che cose come oggi non possano succedere. La pubblicazione della telefonata con Alessio Villarosa: avevo espressamente richiesto, essendo privata, pur essendo al vivavoce in macchina, di non trasmettere. Non è stato rispettoso. Ho messo in vivavoce perché stavo guidando. Bastava non registrare la telefonata! Per quanto riguarda la telefonata di Renzi, io e lui siamo nati nello stesso paese. Questa cosa è indegna. Questo modo di fare informazione è scandaloso. La ringrazio e la saluto» e ha abbandonato lo studio.
LA TELEFONATA DI VILLAROSA A PIAZZAPULITA – Formigli si è quindi giustificato in diretta: «Noi siamo giornalisti: quella che consideriamo una notizia la pubblichiamo. La telefonata del Presidente del Consiglio mi sembrava una notizia curiosa». E poco dopo è intervenuto telefonicamente Villarosa, probabilmente timoroso delle conseguenze di quella messa in onda: «È importante chiarire. La telefonata che avete fatto passare è immediata, appena saputo. Il mio interesse era verificare se potevano esserci ripercussioni sul gruppo parlamentare. Ma ieri mattina avevo confermato che, visto che la Rete comanda, se la Rete ha preso una decisione non posso che accettarla. Poi è un problema mio se non mi trovo d’accordo. Non c’è mai stata una posizione mia contraria alla rete. Ho detto che sono arrivati “colpi d’accetta dall’alto”? Nei momenti concitati le persone vanno anche pesate. Sono arrivate decisioni strane e io non mi sono ritrovato. Ma il problema è solamente mio. Il blog ha deciso a maggioranza. Caso mai sono io a dover fare un passo indietro, non posso mettermi contro la Rete».
IL BOTTA E RISPOSTA POLEMICO TRA ARTINI E FORMIGLI – Un nuovo attacco all’operato non proprio trasparente di Piazzapulita è arrivato attraverso il profilo Facebook di Artini: “La telefonata a Villarosa – ha scritto l’ex 5Stelle – è stata registrata a TRADIMENTO. Come ha sempre detto Beppe Grillo, questo modo di fare giornalismo FA SCHIFO e lo penso anche io! Mi dispiace per Alessio Villarosa e la situazione imbarazzante”. E la risposta piccata di Formigli non si è fatta attendere: «Al nostro giornalista – ha risposto in diretta il conduttore – non gli è stato chiesto di spegnere la telecamera e di non riportare la telefonata. Scusate se facciamo i giornalisti e vi diamo tanto fastidio. Continueremo a disturbarvi, tutti. Continuamente”. Formigli, nobile cavaliere senza paura al servizio del popolo nel nome della trasparenza o smaliziato e navigato giornalista che sa bene come fare ascolti? Il dubbio resta.
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