Rai, Natale è vicino: cosa regalare ai direttori e ai dirigenti?

Le “donzelle” rispetteranno la regola imposta dalla stessa azienda che “impone” una spesa non superiore a 150 euro?

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Mentre gli italiani si domandano per chi non votare, in questi giorni nel cesto delle donzelle della Rai si registra un gran fermento. Tutte si stanno interrogando su un tema che le coinvolge forse ancor di più degli ascolti: quale regalo fare per Natale ai direttori di rete e ai dirigenti responsabili delle trasmissioni in cui lavorano?

IL DUBBIO – Le conduttrici sono ben consapevoli di quanto il filo che le ha portate ad occupare un certo spazio del palinsesto sia sottile, basta una ventata nuova della politica perché si spezzi e trascini a valle tutte le loro ambizioni. Quindi bisogna accattivarsi il responsabile Rai, che comunque resterà. Povere donzelle con la testa impegnata in tante ambasce, ci mancava pure il regalo. In un momento di difficoltà economica il primo pensiero sarebbe quello di non farlo, ma poi? Le altre colleghe come si muoveranno? Rispetteranno la regola imposta dalla Rai per i regali che devono avere un valore inferiore a 150 euro? (Resta tra l’altro una cifra altissima). Magari qualche donzella più spregiudicata lo consegnerà personalmente tra le mani del manager! Meglio quindi scegliere cose piccole, ma che sono le più costose. Certo sotto Natale il cuore dei top manager, dove soggiorna sempre il fanciullino, batterà di felicità di fronte all’emozione di un regalo. E’ sempre una lusinga piacevole. La povera donzella in queste ore avrà paura di sbagliare: meglio un dono banale o originale? Lui, il capo ama lo champagne o la grappa? E se gli facessi una penna? Il problema che appena ti muovi devi scegliere oggetti importanti. Pensate che faccia farebbe un direttore nel ricevere una bottiglia di grappa Bocchino del valore di dieci euro. C’è il rischio di ottenere l’effetto contrario. Come ti muovi sbagli. Che pena ci fanno queste povere donzelle, che comunque ridendo e scherzando almeno tre o quattromila euro li dovranno sborsare.

L’IPOTESI – Bello sarebbe invece che i dirigenti e funzionari Rai inviassero una email a tutti i loro dipendenti e collaboratori in cui si dice che quest’anno non accetteranno nessun regalo. Un sogno? Certo, nell’ufficio postale del piano terra di Viale Mazzini le maestranze si stanno organizzando per accogliere la quantità enorme di omaggi che arriva ogni anno. Ci ricordiamo che alcuni anni fa era impossibile entrare in una stanza di un direttore senza inciampare in qualche cassetta di champagne. Quest’anno la previsione della quantità di regali sarà sicuramente inferiore, ma noi ci domandiamo: non sarà perché ormai molti responsabili dei programmi e degli appalti hanno fatto arrivare a chi di dovere, con discrezione ovviamente, il proprio indirizzo di casa?

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