Nel marzo 2014 “La vita in diretta” era condotta da Franco di Mare con Paola Perego. Quell’edizione tutti ce la ricordiamo per l’insuccesso clamoroso che ha ottenuto, con una perdita di share del 9%, ma in questi giorni quel programma è tornato protagonista per altri motivi.
LA PUNTATA SPECIALE – La puntata del 10 marzo 2014 in particolare si aprì come un’ostrica per accogliere una perla preziosa: quel Salvatore Buzzi responsabile della cooperativa 29 giugno che oggi, si scopre, prendeva lavori in cambio di tangenti a destra e a manca e che è uno dei protagonisti assoluti dello scandalo che sta sconvolgendo Roma. Quel giorno, l’inconsapevole Franco Di Mare, presentò ai telespettatori la Cooperativa 29 giugno con molta passione: «Oggi la storia che vi vogliamo raccontare è una storia speciale, la storia di una cooperativa che riesce a dare lavoro, in un periodo di crisi come questo, a persone con disagi mentali, donne in difficoltà, ex-detenuti, immigrati…». La puntata, a rivederla oggi con la conoscenza di tutto il malaffare che stava dietro l’attività di Buzzi, acquista un sapore ben diverso, con un risvolto a dir poco grottesco. Franco di Mare continua:
«Di questo Paese noi ne parliamo sempre male, dottor Buzzi, però è un Paese pieno di iniziative del genere… però ci vuole anche coraggio… Fare un lavoro del genere significa anche impegnarsi in una missione che non è detto che tutti colgano, io immagino che lei abbia dovuto superare più di una difficoltà…». Buzzi risponde a Di Mare: «…Guardi noi abbiamo dovuto supera’ due tre difficoltà… però noi, oramai, c’abbiamo un nome conosciutissimo: “29 giugno” a Roma è sinonimo di cooperativa con i detenuti… siamo il primo operatore del verde su Roma, facciamo la raccolta differenziata per conto di Ama… tutte cose che abbiamo conquistato piano piano andando sul mercato, facendo le gare…».
LA BUONA FEDE – Vi abbiamo proposto questi stralci d’intervista solo perché ci fanno pensare. Franco di Mare e la vice direttore di Raiuno Maria Pia Ammirati, in buona fede come tanti altri autorevoli personaggi, non potevano certo sapere chi fosse in realtà Buzzi, quindi a scanso di equivoci non riteniamo certo responsabili di leggerezza e superficialità la dirigente Rai e Franco di Mare. Ci preoccupa il fatto di come l’imbroglio e la corruzione siano invece così ben inseriti nel tessuto sociale, tanto che difficilmente si riesce a individuarne i sintomi, e l’abbaglio è ovunque presente, soprattutto quando si parla di persone deboli come gli immigrati, gli zingari, i detenuti, i bambini e i malati. E chissà quante altre persone appaiono ogni giorno in tv che nascondono alle spalle misteri e tangenti. Si dirà l’importante è scoprirli, come sta accadendo a Roma in questi giorni. Certo! Ma non sarà facile modificare ed eliminare uno stile di vita malavitoso che sta estendendosi a macchia d’olio in tutto il nostro paese.
[form_mailup5q lista=”maledetta tv”]