Agon Channel e l’addio di Antonio Caprarica: «Tg nei container»

A pochi giorni dall'inizio delle trasmissioni, il direttore delle news lascia il canale che viene prodotto a Tirana ma trasmette in Italia, sul canale 33 del digitale terrestre

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Antonio Caprarica

A pochi giorni dall’inizio delle trasmissioni di Agon Channel, Antonio Caprarica, direttore delle news lascia il canale che viene prodotto a Tirana ma trasmette in Italia, sul canale 33 del digitale terrestre, dall’inizio di dicembre.

LA DELUSIONE – «Mi sono dimesso per giusta causa, per la mancanza assoluta delle strutture e del personale minimi per mandare in onda e confezionare un tg. Se questa è la tv del futuro, io non intendo starci», spiega Caprarica all’Adnkronos. «Mi hanno promesso sul contratto una struttura rispondente agli standard internazionali e mi sono ritrovato a montare i servizi nei container, con una redazione di nove persone che doveva realizzare tutti i tg, due ore di programma del mattino e un’ora di approfondimento serale. Più che la tv del futuro è la tv delle repliche», sottolinea il giornalista.

REPLICHE – «Ho fatto l’impossibile – dice – per assicurare la messa in onda del telegiornale Agon News – ben 10 edizioni al giorno – del programma mattutino ‘I Primi’, 8,00-10,25 ogni giorno, e degli approfondimenti quotidiani di ‘Times Square’, cinque appuntamenti settimanali in seconda serata, tre condotti da me: il tutto con nove redattori. E basta. Non un producer, un autore, nemmeno una segretaria di redazione. E un solo apparecchio telefonico per tutti ma non una stampante… Un autentico miracolo che non è più possibile sostenere, nemmeno continuando a strizzare i collaboratori come si è fatto fin qui. Alle mie proteste l’editore Becchetti ha risposto di “non credere in principio che chi lavora 12 ore al giorno debba necessariamente stare male”. Tanta fatica – prosegue Caprarica – risulta comunque sprecata in mezzo a una programmazione di canale che, in mancanza di ‘magazzino’, offre solo repliche dopo repliche – perfino della festa di lancio del 25 novembre… – come i rari spettatori di Agon Channel Italia hanno potuto tristemente verificare».

CONTAINER – «Gli studi di ‘livello hollywoodiano’ vantati dall’editore a colleghi che non ci hanno mai messo piede – aggiunge Caprarica – sono solo uno specchietto per le allodole, utilizzato per inserzionisti ingenui. Bastano pochi esempi: le salette di montaggio del tg sono allestite in container nemmeno insonorizzati, così quando piove, causa ticchettio delle gocce, per incidere le voci bisogna farsi ‘ospitare’ nelle salette del canale albanese, all’interno del capannone, ovviamente se disponibili. Il TG non ha uno studio, solo ‘virtuale’, non dispone di una sola troupe, e va chiuso e registrato (!!!) almeno un’ora e un quarto prima per essere trasmesso a Roma, e da lì mandato in onda: spesso con notizie ormai superate. Gli unici materiali filmati sono quelli di agenzia o di youtube . In più, gli scarsi redattori vengono costantemente ‘sequestrati’ dall’editore, a scapito delle news , per essere usati in ‘talent’ concepiti da un giorno all’altro a scopo di puro riempimento del palinsesto. Ho più volte rappresentato la situazione a Becchetti senza alcun risultato. In queste condizioni, la mia storia e dignità professionale, e soprattutto i doveri di onestà verso il pubblico, mi impongono di ritirare la mia firma e lasciare Agon Channel, riservandomi ogni azione a tutela della mia immagine», conclude Caprarica.

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