Rai, le parole di Matteo Renzi tra vizi e irregolarità

Con la trasparenza l'azienda diventerebbe normale, come tutte le emittenti pubbliche europee. La lettera a Babbo Natale

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Rai, Gubitosi si sente in trappola. Matteo Renzi pronto a sostituirlo

Caro Babbo Natale,
innanzi tutto ti esprimiamo la nostra solidarietà: immaginiamo quanto sia duro in questo momento sorvolare l’Italia con una slitta trainata dalle renne. Ti arriveranno dalle case solo lamenti, pianti, preoccupazioni, fame, solo quando giungerai su Palazzo Chigi troverai una grossa novità: sarai travolto dalle chiacchiere, spero che non smarrirai la strada, perché ci farebbe piacere che passassi anche su viale Mazzini a Roma sulla sede della Rai.

LE PAROLE DI MATTEO RENZI – Effettivamente il premier Matteo Renzi ha la lingua così sciolta che non riesce a trattenerla, parla sempre. Anche nei momenti in cui sale e scende dalla macchina o cammina. Se fosse un capo indiano si potrebbe chiamare “lingua scalpitante”. Certo il premier proprio sulla Rai ne ha dette di cose: che avrebbe inserito ad esempio il canone Rai sulla bolletta elettrica, riducendo l’odiosa tassa tra i 60 e gli 80 euro, ma purtroppo non c’è riuscito, o che avrebbe messo a ferro e fuoco gli sprechi dell’azienda e purtroppo non c’è riuscito, che avrebbe rivisto il settore regionale televisivo ma purtroppo non c’è riuscito. Come vedi caro Babbo Natale quel palazzo di viale Mazzini 14 che stai sorvolando è l’unico luogo italiano dove non c’è passata la crisi economica e dove anche Renzi non può intervenire. Caro Babbo Natale noi vorremmo che facessi un regalo a tutti gli italiani: con la tua slitta togliere dal palazzo quella tenda scura dietro la quale si nascondono tanti vizi e irregolarità, strapparla via e dargli, sembra che solo tu ci possa riuscire, la trasparenza.

TRASPARENZA – Lo abbiamo detto mille volte. Con la trasparenza la Rai diventerebbe normale, come tutte le emittenti pubbliche europee. Se ci fai questo miracolo, la prima cosa che vorremmo sapere: è vero che cinquanta top manager della Rai che avevano lo stipendio ben al di sopra del tetto dei duecentocinquantamila euro, continuano tranquillamente a superare le trecentomila euro fino ad arrivare a 600mila annue? Magari l’ufficio legale dell’Azienda ha trovato un cavillo, ma noi che vediamo come vivono gli italiani, troviamo che sia uno schiaffo grave alla povertà. Una vergogna. Come? Neppure tu ci riesci a togliere il panno nero? Nonostante tre slitte impegnate non viene via? Ci dobbiamo rassegnare che il palazzo degli sprechi continui a vivere beatamente? Sembrerebbe di sì, se non ce la fa neppure Babbo Natale. Non ci resta che cantare tutti insieme: la trasparenza sai è come il vento…

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