Gli ascolti del programma della Carrà “Forte forte forte” sono stati molto bassi, almeno 6 punti in meno rispetto all’attesa: 15,52% di share, con 3milioni e 800mila spettatori. Si può già parlare di un flop. “Forte, forte, forte” è un programma che ci ha sorpreso molto. Su tutti i giornali si annunciava che sarebbe stato condotto da Raffaella Carrà, ma noi l’abbiamo cercata e non l’abbiamo trovata.
CERCASI RAFFAELLA NAZIONALE – Nel senso che c’era, ma non era più la nostra Raffa nazionale, non perché i segni del tempo sulla soubrette hanno inciso giustamente, ma per il fatto che il programma non aveva niente dell’impronta della mitica Carrà. Era un talent come tutti, di perfetta imitazione. Ci siamo posti una domanda e ci siamo dati una risposta: se al posto di Raffaella in “Forte, forte, forte” ci fosse stata la Ventura, o la De Filippi, o Victoria Cabello, cosa sarebbe successo? Niente! Il programma strombazzato ai quattro venti da Raiuno era solo una copia cinese di tutti i talent italiani ed esteri, con la conduzione e i giurati intercambiabili, come un qualsiasi mobile componibile dell’Ikea. E le famose innovazioni promesse dalla Carrà?
LA RAI E LE INNOVAZIONI – Bello sarebbe stato individuarle. La giuria era sempre una giuria accomodata alle necessità dello show e Raffa in questa condizione sintetica, di prodotto confezionato per essere gustato dopo un passaggio nel microonde, ha ottenuto solo, cercando di ringiovanire la formula, di offrire ancor di più alla telecamera i segni dell’età. Noi saremo un po’ ingenui, ma non era meglio, se proprio la Carrà doveva tornare in onda, riproporre il suo vecchio Carramba, dove forse avrebbe offerto le sue doti migliori, non più ballerina e cantante, ma brava e calda intervistatrice? Almeno ci saremmo accorti della sua presenza!
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