Finalmente sembrerebbe che @Giankaleone, direttore di Raiuno, sia arrivato al capolinea. L’aspetterebbe la famosa panchina a piazza Mazzini, dove potrà raccontare agli altri pensionati della Rai le sue avventure televisive. Ricordi di una magnificenza che non c’è stata.
LE PEGGIORI NOVITÀ – Sotto il suo comando Raiuno ha avuto il peggiore momento, tutte le sue “novità” hanno seguito una sorte misera. Un flop dietro l’altro, gli unici successi sono stati i programmi che erano stati ideati dai suoi predecessori. La ciliegina sulla torta, per festeggiare il peggiore risultato degli ultimi mesi. è stata quella assai costosa e imbandita dal “pasticcere” Bibi Ballandi: “Forte Forte Forte” programma ideato e condotto da Raffaella Carrà. Oltre agli ascolti bassi nessun critico televisivo ha apprezzato lo show. Quindi il 13% di share, la brutta copia di un talent, il rilancio di una signora come Raffa da custodire nelle teche Rai sotto le mani esperte della direttrice Maria Pia Ammirati, hanno prodotto un risultato che mal si coniuga con l’investimento (si dice) di un milione di euro a puntata. Ma Leone ci è abituato agli insuccessi, tanto che sembrano i momenti che affronta meglio, con quello speciale distacco che lo rende il più aristocratico dei direttori della Rai. Certo la rete da lui comandata è arrivata allo stremo, la situazione si è imbarbarita anche nei rapporti tra il personale e la dirigenza, si parlerebbe di continue disattenzioni, della mancanza totale di comunicazione, mai fatta una riunione con i dipendenti, in alcuni casi addirittura si sarebbe arrivati a casi di mobbing. E il Cda dell’azienda che fa? Niente, si rivelano solo i sospiri di disapprovazione del consigliere Antonio Verro che pubblicamente vorrebbe intervenire su Giancarlo Leone, ma sì, forse, no, probabilmente… Così continua lo scempio alla luce del sole, senza che nessuno faccia qualcosa. D’accordo che è arrivato il “nuovo” con Andrea Fabiano giovane vicedirettore di Raiuno, ma con Leone sulle spalle non potrà andare molto lontano.
LE VOCI – Nel frattempo giungono voci che confermerebbero (entro il 2030 dopo Cristo?) l’arrivo a Raiuno di Paolo Ruffini, un direttore bravo e normale, parcheggiato per adesso a TV2000. Nell’attesa che si fa lunga ci viene in mente anche una conduttrice vittima di @Giankaleone, che nonostante fosse brava e capace come le altre donzelle del cesto di Raiuno è stata messa in condizione di trovare un rifugio in Albania. Emigrata suo malgrado ad Agon Channel. Ed è uno dei tanti “perché” cui il dottor Leone non ha mai risposto. Pensare che il suo stipendione, ciò che ha investito nella Raffaella Carrà e in tanti altri programmi andati male, sono denaro pubblico. Un elemento che una persona, quando sta al potere, dimentica facilmente.
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