Rai, cosa accadrà dopo Sanremo?

Matteo Renzi ha affermato che «dopo le elezioni del Presidente della Repubblica» metterà le mani sull'azienda «pubblica»  

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Sanremo, un biglietto (meglio due) per i potenti della Rai

Il Festival di Sanremo da sempre è per la Rai come le vacanze di Natale, tutte le decisioni importanti, gli incontri, le operazioni di palinsesto per la prossima stagione verranno prese dopo la kermesse condotta da Carlo Conti. “Vediamoci dopo il Festival…” E’ la frase più usata in questo periodo. Ma cosa accadrà subito dopo?

LE PREOCCUPAZIONI E I DUBBI – I dipendenti sono preoccupati. I manager pure. Le parole di Matteo Renzi hanno scosso di nuovo la Rai, anche il premier ha promesso che “…dopo le elezioni del Presidente della Repubblica…” metterà le mani sull’azienda “pubblica” (anche se a noi sembra sempre più privata). Secondo noi non succederà niente d’immediato, avremo solo proroghe su proroghe, non sarà facile cambiare con un la solita procedura d’urgenza la legge Gasparri, anche perché adesso abbiamo il costituzionalista Mattarella come Presidente. Quindi il trio dei Floppers, (i tre direttori di rete) continueranno a dare il meglio di sé. Subito dopo il Festival ne vedremo delle belle. Sembrerebbe che invece di chiudere il programma della Carrà “Forte Forte Forte”, come sarebbe stato giusto, verrà invece rinvigorito con tante presenze: si aggiungeranno i top cantanti reduci dall’Ariston e soprattutto Fiorello della scuderia Ballandi. Chi pagherà? Il dottor Giancarlo Leone, Ballandi, la Carrà, o noi contribuenti? Facile immaginarlo. Nel frattempo si annuncia l’arrivo su Raiuno di un’edizione con la Carlucci di una specie di Ballando con le stelle ma sul ghiaccio, sei puntate, a rischio flop, e su Rai due il talent “The Voice”. Insomma sta precipitando sul nostro telecomando un’invasione di programmini assai costosi ma tutti simili. Il fatto che ci sconforta di più è come ormai in tv domina come protagonista assoluta la figura del giurato, il professionista della paletta, l’artista che decide chi può e deve continuare negli show. Nei comunicati stampa non si parla più ormai degli ospiti, di ciò che vedremo, ma del cast dei giurati, neanche fossero membri della Corte Costituzionale.

IDEE BRILLANTI – Così ad esempio sappiamo che il direttore di Raidue Angelo Teodoli detto il cinese o Xerox per la sua capacità di copiare, ha avuto una straordinaria idea, anche se suggerita come sempre dal vicedirettore generale Marano, nella giuria di Voice ci sarà  Francesco Facchinetti, il giovane che ha devastato di più con i suoi flop il palinsesto di Raidue. Ma non solo ci sarà lui ma anche il padre Robby. Comunque ormai se non c’è una giuria non è un programma televisivo. Quando sul finale del Tg1 vedremo una giuria che dirà attraverso le palette quale è stato il servizio più bello? A proposito l’unico consesso televisivo dove c’è una giuria nominata per legge, ma che non opera quasi mai, è il famoso Cda della Rai. I consiglieri dovrebbero anche intervenire e “giudicare” i piani editoriali dell’Azienda, ma come vediamo, nessuno ha mai alzato con decisione “la propria paletta” per decidere chi mandar via e chi tenere! E aspettiamoci anche per loro una bella proproga.