Un pensiero al povero Fabio Fazio che viene quotidianamente stracciato dal festival di Sanremo nazional popolare di Carlo Conti. Le cifre sono impietose, dal confronto escono nella quarta serata 10 punti di share in più rispetto all’edizione del 2014 (37,97% contro il 47,81%)e un milione di spettatori in più (9 milioni e 857 mila contro gli 8 milioni e 188 mila di Fazio).
TRIONFO – Un trionfo stellare per il conduttore più bravo della televisione italiana. Un Festival di Sanremo ricco e divertente, anche se quando si arriva alle selezioni e sono nominati i primi vincitori, viene sempre voglia di pensare che tutte queste giurie non sempre siano allineate con il gusto del pubblico. Ad esempio Giovanni Caccamo vince tutto nella categoria nuove proposte, con la sua canzone “Ritornerò da te”, compreso il premio della critica e quello sulla radio e il Web ect. ect..
Tanto o troppo per il giovane cantautore siciliano, ma poi si scorge dietro le sue spalle l’eroica etichetta della Sugar, quella della grande Caterina Caselli, la più potente e famosa manager musicale italiana… Eliminati invece secondo noi i più bravi tecnicamente: Tatangelo, Raf, Lara Fabian, Biggio e Mandelli.
LA CRESTA DEL LEONE – Mentre tutti cantano, nell’etere aumentano i gorgheggi del direttore Giancarlo Leone, che sembrerebbe aver abbandonato il ruolo di “presentatore” di Sanremo per passare a quello di “cantante delle sue gesta omeriche al Festival”. @Giankaleone ha concesso più interviste di Carlo Conti, appare ovunque, una in esclusiva su La Stampa (ci ricordiamo con nostalgia quando in Rai si dava spazio solo alle star e i direttori non apparivano mai, né in onda né sui giornali).
Sulla radio più ascoltata d’Italia Rtl 102.5, Giancarlino ha inneggiato al suo successo di “mitico” direttore, ha scherzato con melodica passione, ha detto che Conti rimarrà almeno altri 10 anni nella conduzione del festival, e all’intervistatrice che gli annunciava che anche Giletti si mostrava disponibile a tentare la conduzione di Sanremo, l’impareggiabile Leone ha aggiunto che se ne parlerà appunto “… tra dieci anni…”.
La nostra paura é che @Giankaleone speri di confermarsi per una decade. È l’ingenuo ottimismo del “cantante di se stesso” o l’astuta mossa di chi pensa di cancellare con un colpo di spugna tutti gli insuccessi che stanno sul suo curriculum? Lasciamolo cantare a Sanremo perché da lunedì si rincomincia, con tanti flop annunciati sul primo binario della Rai.